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CHIEUTI: IMMENSO DOLORE PER LA PREMATURA SCOMPARSA DI RAFFAELLA TAMMARO.

Chieuti: non si trovano le parole di fronte a una morte che ti prende senza pietà alla giovane età di 56 anni. Una famiglia stroncata dal dolore immenso che ha aperto una ferita che mai più si risanerà.

Ho pensato molto prima di scrivere, ma un pensiero, un ricordo lei lo merita sicuramente.

Fine anni settanta, in un piccolo locale in via Brunetti per merito dell’indimenticabile Giorgio Ruberto e Donato Meola, dopo tante ricerche e studi nasce il Gruppo Arbëreshë di Chieuti. Un Gruppo musicale che per anni è stato senza ombra di dubbio un punto di riferimento per la musica albanese in Italia. Le canzoni e le tante raccolte rimarranno impresse nella storia chieutina e non.

Giovanni Rimenti, Tonino Fiadino, Lello Dell’Aquila, il compianto Nicola De Virgilio, Angela Dell’Aquila. Antonella Calò, l’amico fraterno Leonardo Meola che ci ha lasciati poco tempo fa, Domenico Gallucci, il sottoscritto, Lello Manna e poi c’era le “la voce”, lei, Raffaella, una giovincella che quando cantava, chiudevi gli occhi e vivevi emozioni da brividi. Quanti pomeriggi passati insieme, quanti ricordi belli, la gioventù, i concerti a Piana degli Albanesi, Milano, Cernusco sul Naviglio, Lecce, a Bari negli studi RAI con Rina Durante, Troia, e tante altre parti d’Italia, le canzoni da provare con la meticolosa direzione e la bravura di Donato Meola, e poi tante soddisfazioni soprattutto grazie alla tua bravura.

Ora quella voce ha finito di cantare creando un immenso vuoto.

Raffaella ha cantato per anni la storia del nostro paese come solo la sua voce sapeva fare. Poi sposata si è trasferita in Inghilterra dove viveva con il marito e i suoi due figli.

L’amico Giovanni Rimenti mi ha scritto: “un pezzo (e ……che pezzo!) del nostro cuore, della nostra vita.. della nostra storia che se n’è andato”.

Proprio vero. Ma nessuno ti dimenticherà!

Attraverso le canzoni che hai cantato non dimenticheremo mai la tua bella persona, così sarai viva e presente in mezzo a noi.

Grazie per tutto quello che ci hai regalato. Ciao Raffaella.

Giovanni Licursi

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