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CLEMENTE MAMMA DELSOCCORSO, PERDONACI!

di DESIO CRISTALLI

 Come tutte le cose di questi tempi bui, anche il furto ed il sacrilegio nel Santuario della Madonna del Soccorso sonostatisommersi dalla cronaca quotidiana. Secondo noi non è possibile che un grave episodio del genere possa essere così rapidamente archiviato dalla Città, senza un importante rito di riparazione popolare o un ordine a tutte le parrocchie diocesane di celebrare almeno una Messa per chiedere perdono alla nostra clemente (dopo una sconvolgente replica del furto ai suoi danni a distanza di 30 anni) MAMMA NERA. Fuori dai nostri confini cittadini la cosa ha avuto un’eco addirittura devastante; alcuni concittadini, ogni giorno fuori per lavoro, ci hanno confessato di essere stati apostrofati negativamente (accuse e condanne sbattute in faccia A TUTTI NOI SANSEVERESI) per il grave fatto di cronaca nera accaduto in Santuario. Ma in attesa di qualche iniziativa socialmente purificatrice, vogliamo esternare alcuni dubbi sul ‘fattaccio’ che restano. Nel Santuario, dove qualcuno negava il vergognoso episodio anche dopo molte ore e dopo le prime ‘soffiate popolari’ quasi tentando di occultare la verità (e coprendo di fatto i malfattori!), noi ci chiediamo se non ci sia stata una ‘talpa’ interna, visto che i BARABBA di turno sono entrati dall’alto e poi sono usciti dalla porta senza effrazioni (quindi con le chiavimesse sempre nello stesso posto noto a tanti?). Altro atroce dubbio: perchè dei delinquenti esperti vanno a rubare corone di vile metallo e di inesistente valore rischiando di andare in galera mentre potrebbero andare a rubare cose di valore? Nella loro sconsiderata azione c’erano forsealtri scopi altrettanto ignobili?Quali? Un altro fatto grave è la quasi inesistente manifestazione di condannae di sdegnato dolore dei pii sodalizi diocesani e cittadini, del Comitato che organizza la Festa della MADONNA NERA, della più altolocata Cultura locale, della miriade di sodalizi parrocchiali della Città e dei Comuni condiocesani che da sempre si professano custodi del culto della celeste Patrona di San Severo e della Diocesi. Ci saremmo aspettati una pioggia di manifesti, comunicati e dichiarazioni di fuoco contro le mani (e le menti!) sacrileghe. Niente! Un silenzio assordante di infimo valore anche per la VERGINE DEL SOCCORSO, alla quale sentiamo di dover chiedere di PERDONARCI TUTTI, irriconoscenti come tanti figli d’oggi nei confronti di chi ha dato loro la vita. E’ un malvezzo storico di questo mondo che speriamo prima o poi di veder redento dalla coscienza e dalla Fede singole e collettive. 

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