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Compostaggio: Replica della Sagedil all’Architetto Lombardi

Dobbiamo confessare una certa difficoltà a rispondere, sotto un profilo tecnico giuridico, alle perplessità sollevate dall’Arch. Vincenzo Lombardi su questa testata, in quanto le stesse non sono attinenti con la vicenda.

Facciamo infatti rilevare che:

– l’impianto non ha nulla a che vedere con il principio di precauzione citato all’Articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’UE, al contrario: la realizzazione sul territorio di impianti come quello proposto serve, appunto, a scongiurare rischi di natura ambientale. Esattamente il citato articolo 191 recita: “Promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici”.

A tal riguardo facciamo notare un concetto che a noi appare evidente, ma che forse è il caso di sottolineare: gli impianti di compostaggio rappresentano una soluzione (la più virtuosa peraltro) al problema dello smaltimento dei rifiuti organici, non sono essi stessi il problema.

Si richiama all’uopo il provvedimento approvato dal Parlamento Europeo il 24/03/2017 – pacchetto sull’“Economia Circolare”- che prevede, tra l’altro, la massima diffusione delle pratiche di compostaggio quale sistema di recupero dei rifiuti organici, in senso lato, anche provenienti da utenze non domestiche (rif.:Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2008/98 relativa ai rifiuti art. 1 lettera c) punto 4:rifiuti organici:rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio, rifiuti equiparabili prodotti dagli impianti dell’industria alimentare e altri rifiuti aventi analoghe proprietà di biodegradabilità e che per natura, composizione e quantità sono equiparabili ai rifiuti organici).

– L’art. 3‐ter del D.Lgs. n. 152/2006 fa riferimento alle metodiche per la modifica e l’adozione di provvedimenti successivi al decreto stesso. Non capiamo in sincerità l’attinenza con l’impianto proposto né con la procedura autorizzativa adottata. Si fa notare comunque che l’impianto è stato progettato ed autorizzato e che verrà gestito nel pieno rispetto del D.Lgs. 152/06 e di tutta la normativa di settore, l’autorizzazione stessa è stata richiesta ed ottenuta infatti ex art. 29-ter proprio del D. Lgs. 152/06.

– l’art. 32 della Costituzione sancisce il diritto alle cure mediche gratuite. Difficile, se non impossibile, trovare un nesso tale da rendere la norma rilevante nella vicenda.

Lo stesso dicasi per i riferimenti ai cambiamenti climatici e al giuramento di Ippocrate.

Ricordiamo quanto già trasmesso, ovvero che l’impianto è stato progettato, discusso con tutti gli enti di controllo preposti ed infine approvato nel rispetto della normativa italiana ed europea e che verrà realizzato e gestito nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria.

Pertanto tutti i dubbi di carattere tecnico o urbanistico esposti nell’articolo, quali la congruenza con la programmazione regionale e provinciale, la congruenza con i piani urbanistici Comunali, ed ogni altro dubbio relativo al rischio allagamento, inquinamento ecc… sono stati considerati ed ampliamente dibattuti nel corso dell’iter istruttorio ed infine risolti tramite l’utilizzo di specifiche tecniche realizzative che garantiranno la completa e totale sicurezza ambientale.

A titolo di esempio, in riferimento al rischio allagamento, nel corso dell’iter istruttorio è stato stabilito di sopraelevare  l’intero impianto rispetto alle quote attuali di circa 90 cm, in modo da scongiurare tale eventualità.

Fiduciosi che tanto basti a tranquillizzare chiunque dovesse avere dubbi, generati dalla comprensibile mancata conoscenza della procedura e dei contenuti tecnici del progetto.

Sempre disponibili a rispondere e risolvere ulteriori dubbi che potessero generarsi invitiamo alla lettura degli elaborati di progetto e agli atti dell’iter, che contengono già tutte le risposte a tali dubbi.

Roma, 8 agosto 2017              Area Comunicazione

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