Consumi energetici: in casa sprechiamo 100 euro al mese
Italiani, popolo di spreconi. Potrebbe sembrare un controsenso, visto che la crisi economica ci ha costretti a centellinare le spese e ad essere più oculati nella gestione del nostro budget familiare, ma gli ultimi calcoli di Legambiente rivelano che una famiglia italiana spreca
da 80 a 120 euro al mese in energia. All’anno, la nostra disattenzione all’efficienza energetica fa “evaporare” tra 1000 e 1500 euro l’anno.L’indagine è stata condotta analizzando con un’apparecchiatura termografica oltre 500 edifici in 47 città: la macchina fotografava l’immobile, mettendo in rilievo le zone contraddistinte da perdite di calore. Ebbene, anche edifici di pregio, realizzati da archistar o in zone centralissime – immobili quindi pagati a caro prezzo – non passano la prova, rivelando elementi di dispersione del calore nelle strutture portanti. Problemi di questo tipo sono responsabili tanto dello spreco in riscaldamento, quanto delle bollette salate per l’aria condizionata. Una situazione insostenibile, che è possibile perché la normativa sulla certificazione energetica attualmente in vigore i controlli e le sanzioni non sono sufficienti a incentivare il rigore e l’efficienza energetica. Eppure, costruire in maniera virtuosa gli edifici costa tra 50 e 100 euro al metro quadro: se consideriamo un appartamento da 100 mq il sovrapprezzo non supererà i 10mila euro. Poco, se pensiamo che ne sprechiamo anche 1.500 ogni anno.
L’Europa, intanto, ci chiede di rendere più virtuoso il patrimonio immobiliare italiano: dal 2019 tutti i nuovi edifici pubblici realizzati nell’unione, e dal 2021 anche quelli privati di nuova realizzazione, dovranno essere “neutrali” dal punto di vista energetico: dovranno ridurre i consumi e appagare il bisogno restante ricorrendo a fonti rinnovabili. Si tratta di date lontane, ma non troppo.
A. La Piccirella