Europa Verde: “a San Severo Il Piano di MOBILITA’ SOSTENIBILE fa acqua da tutte le parti!”
Traffico: Si cambia!
Abbiamo un grande passato alle spalle, mentre il futuro è nelle menti dei nostri amministratori comunali, molto impegnati a disegnare un progetto per San Severo, che ha la presunzione di voler essere almeno all’altezza di quello dei nostri antenati. Constatato la obsolescenza dell’attuale modello di sviluppo, i politici di maggioranza hanno pensato di porre le basi per una modernizzazione della città.
Piazza Incoronazione dovrebbe essere uno dei tasselli dell’intero processo di pedonalizzazione e di mobilità sostenibile, destinato a cambiare l’identità del tessuto urbano. La recinzione della storica fontana è stata smantellata (che fine ha fatto?) e sarà tutt’uno con gli spazi pedonali, secondo la logica progettuale dell’arch. Antonello Sado della provincia di Torino per tentare di dare un nuovo volto alla piazza più importante della nostra città. L’opera, finanziata con fondi pubblici insieme ad altri progetti in fase di attuazione – rientra nell’ampio programma della MOBILITA’ SOSTENIBILE.
Ampliando un po’ lo sguardo e guardando i numeri, possiamo affermare che l’Italia è un Paese a due ruote: circa 30 milioni di biciclette registrate – quasi quanto le auto (35 milioni). Ma in giro da noi vediamo soprattutto bici per lo sport e per il divertimento, poche le biciclette usate come mezzo di trasporto alternativo. Se l’intento degli amministratori è quello di far crescere il numero dei ciclisti, non riusciamo a giustificare la tolleranza nei confronti di coloro che occupano sistematicamente spazi dedicati a ciclisti e pedoni, malcostume più volte denunciato da noi e dai cittadini; né le omissioni di controllo nei confronti degli esecutori delle piste ciclabili le quali presentano aspetti critici in più punti: gradini nell’accesso, acquitrini lungo i percorsi, assenza di segnaletica negli attraversamenti ecc.
Il tema della mobilità sostenibile deve essere affrontato con più incisività di fronte all’abnorme livello di inquinamento atmosferico e acustico, ai pericoli e alla congestione e degrado di molte strade, non solo nel centro urbano.
La bici è una valida alternativa per spostarsi in città in quanto è un mezzo che non emette gas nocivi, non alimenta il traffico urbano è economica ed ergonomica. L’idea dei nostri amministratori è quella di connettere la periferia al centro e i quartieri tra di loro tramite la realizzazione delle piste ciclabili ma le recenti tratte di via Marconi, via Don Minzoni e via Teresa Masselli sono scollegate tra loro.
Con la pista ciclabile realizzata in via Garigliano, quartiere S. Berardino, con la c.d. riqualificazione urbana, la dirigenza comunale e lo staff tecnico, hanno dimostrato una certa approssimazione; le due figure professionali incaricate della realizzazione dell’opera (il progettista e il direttore dei lavori), hanno realizzato una pista non in linea con le normative più recenti (è stretta e non raggiunge la larghezza minima di m. 1,50). Questo per non inglobare il generoso marciapiede, che in alcune parti è occupato da recinzioni abusive. Questa pista ciclabile si interrompe prima di raggiungere la traversa di via Tanaro. Ma lo sconcio maggiore è da attribuire alla riduzione della sede stradale originaria, già abbondantemente interessata da mezzi pesanti che trasportano il prezioso carico di uve nella imponente “Antica Cantina” posta a margine di via Garigliano e il traffico del vicino polo scolastico. Insomma è mancata del tutto la parte tecnica che era chiamata a risolvere una più ampia problematica e una visione d’insieme con risultati riscontrabili nei continui ingorghi e disservizi ai quali vanno incontro giornalmente i cittadini utenti.
Possiamo senza dubbio affermare che le capacità progettuali di questa amministrazione sono scorse e per niente in linea con il grande tema della mobilità urbana. Nel settore privato questo sarebbe un motivo per riconsiderare i vertici.
Tornando alla pedonalizzazione del nostro centro urbano, dobbiamo porre all’attenzione degli amministratori comunali gli effetti – tutti negativi, derivanti dal flusso del traffico che viene deviato in prossimità della nascente “nuova piazza Incoronazione” . Le macchine provenienti da via Tiberio Solis vengono incanalate su via Turati e sulle stradine limitrofe, mentre il flusso di via Alessandro Minuziano è costretto a deviare e confluire in uno stretto “budello” per proseguire poi su viale Matteotti. Gli autori del nuovo modo di muoversi con l’auto a San Severo, hanno complicato ulteriormente il sistema, peggiorando il traffico già di per sé caotico. I cittadini hanno difficoltà a muoversi senza ottenere alcun beneficio dal Nuovo che verrà. Dove sono i tanto sbandierati Servizi ad Alto valore Aggiunto di cui i sanseveresi dovrebbero godere? E dove sono gli Alti Livelli di Benessere e di Qualità della Vita Sociale che gli amministratori ci promettono in ogni occasione? Il Piano di MOBILITA’ SOSTENIBILE, così come è stato concepito dagli attuali amministratori fa acqua da tutte le parti. Non si può pensare di risolvere il problema del traffico della nostra città pedonalizzando il centro senza disegnare un sistema serio e funzionale alternativo all’uso individuale della macchina. E non giova improvvisarsi esperti urbanisti ed esperti di mobilità urbana. Noi continueremo ad adoperarci per soddisfare la domanda di professionalità, sia qualitativa che quantitativa, di cui ha bisogno la nostra città.
Per Europa Verde – Verdi San Severo Ing. Michele di Scioscio