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FOGGIA – Inaugurazione della nuova sede del Dipartimento di Studi Umanistici – Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione

Grande partecipazione di pubblico per la prima delle due giornate di studio aventi come tema “Patrimoni culturali e paesaggi di Puglia e d’Italia tra conservazione e innovazione” in cui si è venuta a svolgere la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Dipartimento di Studi Umanistici della Città di Foggia.

Alla giornata di studio, che ha goduto

 

della partecipazione delle più brillanti autorità del settore dei Beni Culturali, tra cui membro di spicco e stato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, l’onorevole Massimo Bray, ha avuto la possibilità di partecipare un cospicuo gruppo  di rappresentanti della Fondazione Archeologica Canosina, tra i quali il Presidente Sabino Silvestri, l’amministratore unico della Dromos.it Luigi Di Gioia, la segretaria generale Mariangela Intraversato, Francesco Specchio, Sabino Merra, Carmine Gammarota, Pasquale Terribile e Di Monte Vincenzo.

La giornata si è aperta con i saluti del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Saverio Russo, il quale dopo aver spiegato come le Giornate di studio siano costituite da due appuntamenti, il secondo dei quali si svolgerà venerdì 22 novembre 2013 per approfondire le tematiche della “Valorizzazione e fruizione”, ha ricordato la vicenda della Tomba della Medusa della scoperta, da parte dell’archeologa Marina Mazzei, sino al 1984 anno del recupero del frontone della Tomba, in un incidente stradale nell’Avellinese, caduto in mano ai tombaroli a causa del degrado e dell’abbandono in cui versa il Sito. Il Direttore del Dipartimento ha anche manifestato molto rammarico per il particolare contesto politico in cui è venuta a cadere la giornata, “Un clima politico che rischia di vanificare i sogni di un paese normale dell’occidente europeo. Lo dico da docente e da padre: a questi ragazzi dobbiamo offrire opportunità concrete e non gli scenari di un paese perennemente sull’orlo del precipizio”.

Seguono i saluti del Sindaco della Città di Foggia Gianni Mongelli, il quale ha evidenziato come Foggia debba essere grata a chi ha saputo trasformare e valorizzare edifici che vertevano in un completo stato di abbandono, accennando anche alle vicende che stanno colpendo negli ultimi tempi il sito archeologico di Pompei e ringraziando Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, esempio per i  giovani che entrano ed entreranno in questo edificio.

Il commissario straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, coglie l’occasione per esporre all’Onorevole Massimo Bray la preghiera di recupero dall’incuria della Tomba della Medusa.

Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, manifesta il sentimento di smarrimento derivante dal timore di essere collocati in un punto della storia d’Italia particolarmente buio in cui si rende evidente la paura di una crisi di Stato, che per essere evitata, necessita del contributo di ciascuno con le proprie idee per tenere in piedi la Repubblica; prosegue dicendo: “ è in queste occasioni, è qui che si fa politica!… Bisogna decidere se il Patrimonio dei Beni Culturali che abbiamo ereditato può essere fondamento medesimo di idea di Patria… in questo senso la tutela è un pezzo di un moderno patriottismo… abbiamo lasciato che Pompei divenisse simbolo della sciatteria; le nostre città sono ferite sembrano dei vuoti a perdere!”.

Segue l’intervento del Rettore dell’Università degli studi di Foggia, Giuliano Volpe, il quale dopo aver ringraziato tutte le autorità per aver preso parte al convegno, ha raccontato tutte le dinamiche del progetto che lo vedono impegnato dall’autunno del 2000, in cui si ritenne che il complesso degli ospedali in stato di abbandono potesse divenire ciò che oggi è, grazie anche all’osservazione lungimirante di Antonio Muscio, ex rettore dell’Università degli studi di Foggia.

Il Rettore prosegue descrivendo il complesso DISTUM,  avente una superficie di 7000 mq, 10 aule, biblioteca, laboratori e vari altri servizi; complesso edilizio attuale che occupa diversi corpi di fabbrica di diverse epoche storiche a partire dell’originario convento, adiacente alla Chiesa di San Giovanni di Dio, all’interno del quale si è venuti alla riscoperta di un chiostro di epoca medievale. Il tutto per un costo complessivo di € 5.366.084,15 derivante per l’80% dai fondi della Regione Puglia e per il 19,5% dai fondi propri dell’Università di Foggia. Il pensiero del Rettore si rivolge alle Università della Grecia, le quali rischiano di non poter dare avvio al nuovo anno accademico, affermando “l’Europa è nata con le Università e non le può condannare a morte! … Il Patrimonio Culturale non appartiene, né agli studiosi, né ai professionisti ma è un Bene Comune!”. Il Rettore termina il suo intervento sottolineando il ruolo delle Università nel costruire un Futuro migliore.

Particolare l’intervento dell’archeologo e storico dell’arte, Salvatore Settis, il quale afferma come “il padrone, in casa propria, è nella comunità dei cittadini non nel singolo!” … e quindi di come si renda necessario “un monito alle personalità politiche mirato ad un totale recupero della coscienza dei Beni Culturali, indispensabili per comprendere la nostra identità!”; Settis prosegue spiegando come le Università e le scuole siano gli organi il cui compito è garantire l’uguaglianza, per questo la loro funzione deve essere sempre garantita, infatti “ogni taglio a questo settore è una ferita alla comunità! È indispensabile difendere il diritto alla cultura perché i diritti se non li difendi li perdi, e se li perdi non li conosci!… Affinché questo buio odierno non sia la notte della Costituzione, la notte dell’Italia!”.

Tema portante dell’intervento dell’Onorevole Massimo Bray è stato spiegare come “in un momento di crisi come questo che l’Italia sta attraversando, è proprio sulla cultura che bisogna puntare per rialzarci dalla crisi. Si ritiene dunque indispensabile una nuova centralità per ricostruire un paese devastato da una crisi di ideali che espone i nostri figli a situazioni di progressivo degrado”. Il Ministro non ha timore nell’affermare come “l’apporto dei privati può essere utile e importante ma tenendo ben presente che l’utilizzo dei beni culturali deve sempre avvenire con finalità positive per la popolazione”.

A questi interventi ha fatto seguito, in un clima di particolare partecipazione morale, la benedizione di una lapide commemorativa esposta nell’atrio dell’Università.

Nel Pomeriggio si è dato avvio alla giornata di studio dedicata alla Conoscenza e alla Tutela con le esposizioni di Daniele Manacorda, docente di archeologia dell’Università di Roma, Massimo Montella, docente di Economia e gestione dei Beni Culturali dell’Università di Macerata, Antonia Pasqua Recchia, Segretaria Generale del MiBAC, Angela Barbanente, Assessore alla qualità del Territorio e ai Beni Culturali della Regione Puglia, Pietro Valentino, docente di Economia politica all’Università di Roma “La Sapienza”, Luigi Malnati, Direttore generale alle antichità, MiBAC, Gregorio Angelini, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e Marcello Verga, Presidente della SISEM.

È in giornate come questa che si compiono grandi passi avanti nella storia dell’Italia, la nostra, grazie al confronto tra grandi personalità che ci permettono di giungere alla consapevolezza delle capacità e delle ricchezze che il nostro Paese possiede, e al contributo che offrono nel grande percorso intrapreso per la Valorizzazione, Fruizione e Tutela del Patrimonio dei Beni Culturali e del Paesaggio, cercando di dare grandi speranze alle generazioni di studenti che si sono formate, si stanno formando e si formeranno nel nuovo Dipartimento di Studi Umanistici di Lettere, Beni Culturali e Scienze della Formazione.

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