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FOGGIA PIAZZA DISCRIMINATA SUL PREZZO DEL GRANO DURO

Giuliano in commissione Agricoltura alla Camera: “I colossi dell’industria spieghino perchè”

Si è tenuta questo pomeriggio a Montecitorio l’annunciata audizione in commissione Agricoltura dei rappresentanti delle organizzazioni agricole per Confagricoltura Foggia era presente il Presidente Onofrio Giuliano per provare a fare luce sui motivi che

 

hanno determinato la riduzione dei prezzi del grano duro quotato in Capitanata, sceso al di sotto della soglia di guardia dei 24 euro al quintale. La riunione, voluta dall’on. Colomba Mongiello, è servita quantomeno a chiarire i punti controversi di un mercato che – secondo quanto rilevato dal presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio Giuliano – vede progressivamente penalizzata la piazza foggiana con una riduzione dei prezzi incessante che prosegue dal maggio scorso. “E’ significativo rilevare – ha rimarcato Giuliano – che a Foggia, principale bacino produttivo del Sud, il prezzo del grano duro sia sceso da un paio di settimane al limite dei 24 euro al quintale, mentre su altre piazze di riferimento ugualmente importanti come Bologna e Milano la quotazione si mantenga costantemente superiore di 2-3 euro”.

Il presidente di Confagricoltura Foggia ha denunciato durante l’incontro altre apparenti contraddizioni che condizionano il mercato del grano: “E’ durante i periodi critici, quando i nostri silos sono ancora pieni di raccolto, che si concentrano maggiormente le importazioni di prodotto dall’estero che fanno inevitabilmente scendere le quotazioni di mercato in Capitanata. Questa coincidenza devono spiegarla gli industriali della pasta che fanno massicciamente ricorso alle importazioni di grano dall’estero, i produttori non possono subire passivamente l’arroganza di questi colossi che agiscono soltanto in nome del proprio tornaconto”.

Tra le proposte presentate in sede di commissione, Confagricoltura Foggia chiede l’attivazione di meccanismi che consentano di monitorare le modalità e i tempi in cui avviene l’immissione nel nostro Paese di grano acquistato dalle industrie sulle piazze straniere.

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