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GLI AFFRONTI DELLA “SOCIETÀ” ALLA SOCIETA’ DI CAPITANATA

La straordinaria estensione dei fenomeni estorsivi, com’è notorio, ha fatto assegnare alla provincia di Foggia la maglia nera nazionale nel campo socio-penale delle estorsioni e delle tentate estorsioni. Ciò è dovuto perlopiù all’azione socialmente malefica della cosiddetta ‘SOCIETÀ’ comprovinciale, in parole povere la mafia foggiana che guadagna sempre più spazio nel mondo criminale della nostra terra. Di esempi ne conosciamo a iosa anche (e forse soprattutto) noi Sanseveresi, ormai…abituati a scoppi e spari in ogni ora del giorno e della notte. Gli attentati del racket infatti si fanno sentire spesso, anche se non tanto spesso le vittime denunciano per paura – umanamente legittima – delle possibili rappresaglie della delinquenza. Di questi scoppi, incendi e danneggiamenti di vario genere ce ne sono stati in Capitanata ben 939, numero per fortuna in calo rispetto ai 1.179 del 2013. Nel primo quadrimestre di quest’anno questi reati particolari sono stati 314 rispetto ai 341del 2014. Quanto ai furti d’auto la nostra provincia ha attualmente una media di 4 auto rubate ogni 24 immatricolate in Capitanata; è naturalmente alto il numero dei proprietari che preferiscono pagare il ‘pizzo’ anzichè denunciare il furto alle Forze dell’Ordine che, ovviamente, fanno il possibile ma non possono fare i miracoli! Quanto al più triste fenomeno criminale che è quello degli omicidi di mafia, la presenza è ancora piuttosto massicci da queste parti, soprattutto per merito delle giovani leve della ‘SOCIETÀ’ conterranea che pressano in maniera asfissiante soprattutto imprenditori e commercianti per alimentare le risorse finanziarie dei loro malefici clan (abituati da sempre a ‘mantenere’ tanti…colleghi detenuti e le loro famiglie in caso di necessità). Un altro motivo dell’arroganza criminale della ‘Societá’ è quello della necessitá di non far abituare le vittime delle estorsioni a lunghi momenti di tregua, col pericolo di veder aumentare le denunce alle Forze dell’Ordine e i ‘guai’ per i suoi ranghi. Quanto al muro di omertá che ancora caratterizza la società civile di Capitanata è ancora decisamente alto e, purtroppo, non lascia presagire nulla di buona per una prossima inversione di tendenza, nella quale invece sperano Magistratura, Forze dell’Ordine e forze sane in genere di questa ancora…disastrata provincia.

LA REDAZIONE

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