Festa del SoccorsoIn evidenzaPrima pagina

I ROMBI DI SANSEVERESITÀ La città rende omaggio alla sua bella Mamma Nera

di MARIO BOCOLA

La “Città delle Batterie”rinnova ormai una secolare tradizione tutta sanseverese, una tradizione tanto cara da settecento anni, ossia da quando le fonti storico-documentarie attestano il primo miracolo compiuto dalla Madonna del Soccorso nei riguardi dell’agostiniano Nicola La Bruna, colpito da violentissimi dolori ai fianchi. Sarà una tre giorni in cui la nostra San Severo si riverbera di gente che affolla le vie del centro storico, sia durante le processioni della domenica e del lunedì. E i “fuochi” si faranno sentire, accendendo gli animi della gente ancora intorpiditi dai rigori dell’inverno, ma scaldati dalla primavera.Gli spettacoli pirotecnici hanno richiamato, negli anni passati, una moltitudine di turisti, in un avvincente cocktail di colori, folklore, fumo acre e corsa dietro i mortaretti che fuggivano fino a raggiungere il “rombo” finale. E il popolo poi esultare, tra magliette bruciacchiate e madidi di sudore, a braccia aperte con applausi scroscianti. È in questo spettacolo, una sorta di topoi tutto locale, che si esprime la sanseveresità più autentica. Non si è sanseverese se non c’è ‘u foch. È questa la nostra festa, il nerbo della nostra tradizione e ci teniamo a custodirlo gelosamente e a valorizzarlo nella sua interezza.

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