Politica

IL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN SEVERO NON DEVE MORIRE

Dopo l’allarme lanciato dal sindacato USB per il trasferimento della mensa ospedaliera ospite nei locali del Presidio Ospedaliero di San Severo e di aver fermato la chiusura per chiarimenti da parte della Direzione Generale, oggi c’è un altro tentativo di chiudere definitivamente la mensa


e di portarla al P. O. di Lucera.

Noi ci chiediamo perché? Qualcuno ci diceva che i locali non erano adatti e igienicamente precari ma, diversamente da queste affermazioni il giorno 09/10/2013 i N.A.S di Foggia fecero ispezione presso i locali della mensa che, nella relazione, considerando la vetustà della struttura, giudicarono sufficienti e buone le condizioni igienico sanitario per l’attività da svolgere.

Allora perché?

I problemi legati all’Ospedale di San Severo e a tutte le traversie che vorrebbero un giorno sì e un altro pure depotenziare, trasferire, chiudere reparti, la mancanza cronica di personale, la difficoltà finanziare per l’ammodernamento di macchinari mentre altrove arrivavano sono stati investiti milioni di euro, lascia pensare al tentativo reiterato di svuotare reparti, segnali fin troppo chiari da ridimensionare l’intero Presidio Ospedaliero .

La responsabilità politica sta nel non aver saputo decifrare questi segnali!

Mentre tutto questo avviene all’insegna dell’insipienza di una rappresentanza politica interessata ad altri obiettivi, si consuma un altro “scippo” alla città di San Severo che, segue quello del Tribunale. Un’amministrazione inerme, tutta racchiusa nella gestione del quotidiano, incapace di mettere in campo un disegno credibile per San Severo assordantemente tace!!!

Tutta la città debba interrogarsi su quello che sta accadendo al nostro ospedale, sul suo futuro e sulla politica sanitaria per la città di San Severo, si mobiliti contro qualsiasi ipotesi di chiusura o di smobilitazione della struttura ospedaliera prima che sia troppo tardi.

Ancora una volta chiediamo al Sindaco di San Severo di convocare il Consiglio comunale in una seduta monotematica in cui i cittadini, sindacati, operatori del settore, possano prendere la parola, per definire, insieme, il percorso di difesa del presidio ospedaliero.



Partito Rifondazione Comunista

Partito Socialista Italiano

Alleanza per l’Italia

Centro Democratico

Scelta Civica

Sinistra ecologia Libertà

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