«Chiedo scusa a nome dei cittadini di San Severo per il disagio che qualcuno di questa zona causa agli abruzzesi. Il dispiacere è tanto perché si potrebbe parlare di noi in maniera diversa e invece la delinquenza di qualcuno mette in cattiva luce una città e tutti i suoi abitanti». Francesco Miglio, 42 anni, sindaco di San Severo dal 9 giugno 2014, è mortificato quando le notizie che giungono nella città pugliese sono il resoconto di arresti di suoi concittadini fatti per i furti di auto, soprattutto in Abruzzo. «Di fronte a questi episodi non ho parole», riprende, «la nostra comunità è fatta in prevalenza di gente perbene, legata alla terra e al lavoro e che fa tanti sacrifici per vivere e che però viene appannata da episodi di una sparuta minoranza che fa parlare di noi in maniera negativa. Ecco, tutta la mia mortificazione nasce da questo. Puntiamo molto alla prevenzione nelle scuole», sottolinea il primo cittadino, «considerando ovviamente non abbiamo potere repressivo ma solo di prevenzione. Del resto il nostro modo di essere è quello che rispecchia il pensiero e l’azione di quanti hanno dato lustro alla nostra terra ed è da loro che i nostri giovani devono prendere esempio».
da Il Centro
