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IL VERDE PUBBLICO IN FORTISSIMA SOFFERENZA E’ L’ESEMPIO DELLA SOFFERENZA DELLE CASSE COMUNALI E DELLA TECNOSTRUTTURA. A CHI COMPETE DARE RISPOSTE?

di BENIAMINO PASCALE – redattore de “La Gazzetta di San Severo” e corrispondente de “L’Attacco”

Senza soldi non si cantano messe”, recita un proverbio, ma, contestualizzando, ci vuole anche un buon “parroco” ed una buona “scuola cantorum”. Da gennaio 2015, questa è la situazione amministrativa che il sindaco, Francesco Miglio e la “sua” squadra, otre al Consiglio comunale, stanno cercando di arginare: 16.000.000 di euro (eredità degli artefatti bilanci del passato, problema di tanti comuni italiani perché: così facevan tutti) e la tecnostruttura, sono le facce della stessa medaglia, a cui si aggiunge la catenina che la tiene al collo: l’evasione fiscale, in tutte le sue forme. Le beghe politiche sovrastano il tutto. In poche parole: ci son rate da 530.000 euro da accantonare in 30 anni (per risanare “il buco”); c’è una tecnostruttura con “il muso appeso”, per i diversi fondi non erogati che coprivano straordinari, reperibilità, ed altri “premi di produzione” (ma nel passato, alla soglia della pensione, diversi impiegati comunali restavano i servizio e si facevano pagare le ferie non fruite). Gli stessi sindacati della funzione pubblica, sono sul piede di guerra e paventano lo sciopero dei dipendenti di Palazzo dei Celestini. Chiaramente, ognuna delle parti, adduce valide motivazioni. Amministratori e politici che soffrono e tecnostruttura insofferente. Tra incudine e martello, ci sono i cittadini ed i cittadini-contribuenti. Allora, l’esempio del verde pubblico, descrive meglio il problema. Malgrado gli sforzi dell’amministrazione comunale, e dell’assessore Lino Albanese, in “prima battuta”, il verde pubblico è sofferente e versa in uno stato di abbandono. Dalla Villa comunale, alle rotatorie, il giallo è il colore che ha sostituito il verde. Alla sofferenza idrica delle piante, acuitasi con un clima torrido da circa un mese e che nemmeno queste brevi piogge del fine settimana risolveranno, si aggiungono diverse palme morte, come quella davanti la biblioteca comunale. Al di là del discorso delle risorse, del “compete” o “non mi compete”, è possibile che, non c’è un minimo senso civico, un minimo senso di appartenenza, di cosa richiede il rapporto d’impiego, che mette in movimento un minimo di orgoglio e professionalità e fa girare un’autobotte che dia sollievo alle tante piante in fortissima sofferenza idrica? Chi rimborserà quelle morte? C’è un chiaro danno erariale e chissà come verrà trasformato dal deprecabile rimbalzo delle competenze. C’è qualcosa che non funziona tra l’indirizzo politico e la tecnostruttura. Si percepisce la mancanza del “gioco di squadra”, di quella necessaria corrispondenza biunivoca tra le parti. Problema evidenziato anche dall’assessore dimissionario, Mariella Di Monte, lasciando Palazzo dei Celestini. È giunto, però, il momento che qualcuno dia delle risposte e chi ha sbagliato, se ha sbagliato, paghi e/o si dimetta. Il “buon padre di famiglia”, farebbe mai seccare le piante del suo salotto? Il “buona famiglia”, remerebbe contro suo padre? La città si presenta male e la colpa di ciò, alla fine è di tutti i Sanseveresi. La città è come un abito che si logora giorno per giorno e nemmeno il più preciso rattoppo ne riesce a cambiare la foggia. Il sarto e la sartoria come pensano di correre ai ripari, ora che si avvicina anche il periodo delle sacrosante ferie? La comunità ne soffre, insieme alle piante, e se le cose vengono segnalate, non è per sparare sul pianista. “Le rotatorie sono state date in affidamento a privati – specifica il vice sindaco, Francesco Sderlenga – che restano responsabili della corretta gestione. Così come richieste pervenute ed attenendoci al regolamento comunale. Ma ciò non toglie che il controllo spetta all’Ente. Sono state fatte tante cose, proprio sul verde, che non venivano realizzate da dieci anni”. Esiste un ottimo piano del verde, approvato due mesi fa ma la vigilanza e l’attuazione, forse, non spetta alla parte tecnica, dirigenziale? L’importante è che la mano destra sa quello che fa la mano sinistra. Le conclusioni di Francesco Sderlenga: “Questi mesi di intensa attività amministrativa, sono stati caratterizzati dalla passione politica che permea la coalizione ‘San Severo Bene Comune’, guidata con saggezza dal sindaco, Francesco Miglio, che ha permesso di metterci al completo servizio di tutti i cittadini. All’arduo compito di amministrare con responsabilità la città, sono state d’ausilio le sane critiche costruttive pervenuteci da diversi ambiti e dal costante dialogo con la libera comunità sanseverese. Di recente, però come in una modalità ‘a comando’, alcuni faccendieri della politica locale e pseudo personaggi che si ergono a detentori della verità, con isterismo ed ansia da prestazione, rigurgitano polemiche strumentali tali da essere evidenziate. Stessi personaggi, che in questi anni sono stati in religioso silenzio, malgrado le macerie amministrative che hanno lasciato a Palazzo di Città”.

beniamino pascale

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