Imu, Tari e Tasi: detrazione base di 50 euro per tutti e Tasi minima per i commercianti affittuari di locali e le fasce più deboli
“La scelta approvata dal Consiglio Comunale riguardante l’Imu, la Tari e la Tasi è la più adeguata tenendo conto del quadro finanziario attuale del Comune di San Severo. L’amministrazione infatti ha ritenuto prevedere una detrazione base di 50 euro pur senza aumentare ulteriormente
l’aliquota così come prevede la legge. Una detrazione omogenea che alle casse comunali costerà circa 950 mila euro, ma che è un primo segnale importante dello spirito di equità fiscale che l’amministrazione intende perseguire”.
Così il sindaco Francesco Miglio ha spiegato in Consiglio Comunale i nuovi provvedimenti adottati annunciando che l’esecutivo è al lavoro per la riorganizzazione del settore finanziario e una migliore gestione dei servizi pubblici, che permetteranno di ridurre i costi della macchina pubblica e quindi diminuire la pressione fiscale sui cittadini.
I dettagli del nuove aliquote dei tributi Imu, Tari e Tasi sono stati illustrati dall’assessore al bilancio, Ondina Inglese.
“L’amministrazione – spiega l’assessore Ondina Inglese – ha previsto l’applicazione della Tasi nella misura del 2,50 per mille sulle prime case, con una detrazione base di 50 Euro. Sugli altri fabbricati, già gravati dall’Imu, l’aliquota è calcolata nella misura dell’1 per mille. Conseguentemente l’Imu scende dal 9,8 al 9,6 per non sforare il tetto massimo del 10,6 per mille previsto dalla legge. In questo modo si soddisfa comunque il principio dell’equità distributiva, in quanto i proprietari di fabbricati con bassa rendita catastale non pagheranno nulla o comunque pagheranno importi molto bassi, mentre la detrazione verrà a favorire tutti gli altri proprietari in modo proporzionale”.
Così il proprietario di una casa con rendita catastale di 200 euro avrà un risparmio del 60% circa, mentre chi ha una casa con rendita di 500 euro avrà un risparmio del 23%, che cala al 15% per le rendite di 800 euro e all’11% per quelle di 1.100 euro.
“A tutela delle classi più deboli – continua l’assessore Ondina Inglese – e dei negozianti solitamente affittuari di locali commerciali, il Comune ha inoltre deciso di applicare la Tasi nella misura minima prevista del 10%. Anche in tale caso, molti inquilini non pagheranno nulla, perché l’importo risulterà inferiore ai 12 euro previsti per il pagamento minimo. Avremmo potuto aumentare la soglia al 20% o 30%, consentendo maggiori entrate per l’Ente, ma abbiamo rinunciato a favore di questa fascia di popolazione”.
“Con la situazione che abbiamo trovato a Palazzo di Città, il costo dei servizi indispensabili e il poco tempo a disposizione – conclude il sindaco Francesco Miglio – non ci è stato possibile applicare maggiori agevolazioni, ma non è questa la politica fiscale su cui intendiamo operare. Con la riorganizzazione del settore finanziario, con un controllo maggiore contro gli evasori e una migliore gestione dei servizi pubblici saremo in grado di ridurre la pressione fiscale a carico dei sanseveresi”.