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LA BUONA SCUOLA SANSEVERESE

diMICHELE MONACO

Abitava in una modesta casa del centro storico e dalla finestra scorgeva il Santuario della Madonna del Soccorso. All’alba di una domenica di luglio del 1963, l’anziano professor D’ANGARI (impegnato, come membro interno agli esami di maturità del Liceo Classico) era intento a scegliere un testo da far commentare agli studenti poiché il giorno dopo sarebbero iniziate le prove orali. Scelse un testo che lui teneva in forte considerazione. Era il discorso di PERICLEsulla Democrazia tenuto agli Ateniesinel 461 e tramandato dallo storico TUCIDIDE. DicevaPERICLE: <<Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato Democrazia. Qui ad Atene noi facciamo così. Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, macome una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento. Qui ad Atene noi facciamo così.La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi nonsiamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad unapolitica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni Ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così>>.

 

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