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Ecco la liquidazione che noi contribuenti pugliesi pagheremo ai consiglieri regionali

Questo cartello che vedete evidenzia la liquidazione che noi contribuenti pugliesi pagheremo, oltre ai grassi vitalizi, ai consiglieri uscenti che non verranno più rieletti: Questo autentico sacco, legalmente riconosciuto, che riempirà le bisacce dei consiglieri che hanno maturato i diritti, diritti che sono più che altro scandalosi privilegi di casta, è la conseguenza della nefasta legge sul titolo quinto che il governo dell’esperto di vini D’alema e del dottor sottile Giuliano Amato vollero regalare alla nazione ed agli italiani tutti prima di passare il testimone a

 

Berlusconi, mentre inseguivano per arruolarlo, senza successo , la maleodorante canottiera del senatur leghista che voleva il federalismo fiscale. Il candidato del PD Emiliano ha tuonato contro Vendola per non aver preso provvedimenti che avrebbero evitato questo autentico ed esoso scempio delle disastrate casse della regione, ma la sua denuncia è durata il tempo di conquistare l’appoggio per la prossima tornata elettorale di SEL. 5 anni fa , in piena campagna politica, io chiesi con una mail ed una lettera aperta ai pretendenti alla poltrona di Governatore di promettere , qualora fossero usciti vincitori , di dimezzare i compensi e abolire i vitalizi, mi rispose positivamente solo la Poli Bortone, Vendola , che poi vinse , invece di rispondere e portar qualche saggio cambiamento , aumentò l’irpef regionale.L’ex sindaco di Bari, che è persona concreta e degna di stima, per correttezza politica e per dare una discontinuità al comportamento della giunta arrivata a fine mandato,da lui aspramente criticata, dovrebbe inserire nel programma il dimezzamento dei compensi del prossimo governatore e dei prossimi consiglieri. Non condivido la strategia politica del movimento cinque stelle che ha utilizzato e continua ad utilizzare male l’ampio consenso conquistato, ma questa volta faccio mia la loro posizione. Detto questo e sperando in tempi migliori, non mi rimane che chiudere , parafrasando il principe partenopeo della risata, con il suo famoso detto… ” e io , anzi…e noi paghiamo”

Gino Azzarone

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