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LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO? QUESTIONE DI “PACKAGING CULTURALE”

di GIORGIO VENTRICELLI, GIORNALISTA-RESPONSABILE COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE CANTINE TEANUM
“Oh San Severo la città del mio pensiero, dove prospera la vite e l’inverno è alquanto mite”. La poesia di ANDREA PAZIENZA ci ricorda come San Severo sia la CITTÀ DELLA VITE: la storia scritta negli acini delle uve che, da secoli, germogliano e producono l’ambrosia, il nettare tanto caro alle divinità classiche. San Severo, vite, territorio, cultura: se dovessimo creare un “INSIEME”, sicuramente questi quattro elementi rappresenterebbero al meglio l’IDENTITÀ CITTADINA. Restando sempre nel mondo della matematica, il risultato della somma di questi quattro addendi è “PROMOZIONE”. Sì, perché promuovere (il territorio) o non promuovere (il territorio) è il vero problema. Parafrasando la celebre frase di shakespeariana derivazione proviamo a dare una risposta  al quesito amletico con un esempio concreto. L’estate appena trascorsa ha visto San Severo protagonista grazie ad una novità: il TEANUM WINE FEST. La manifestazione, alla sua prima edizione, è stata progettata e organizzata da Cantine Teanum. Perché? Semplice: organizzare un evento è il modo migliore di proporre un prodotto e il territorio. Semplice profitto? Non necessariamente. Un’azienda è vero che persegue un utile, ma non necessariamente deve essere solo fine a sé stesso. Cantine Teanum persegue il “PROFITTO CULTURALE” attraverso il “PACKAGING CULTURALE”. Il packaging è lo studio dell’INVOLUCRO che costituisce un prodotto; ogni bottiglia di vino racconta pertanto non semplicemente cosa contiene, ma una storia e il suo territorio: IN OGNI CALICE NON VIENE VERSATO DEL SEMPLICE VINO MA CULTURA. Crediamo che questo sia il modo migliore per promuovere la terra che ci ospita, per noi il vero valore aggiunto. Abbiamo realizzato il Teanum Wine Fest esclusivamente grazie al supporto di partner privati, con un contributo finale del GAL DAUNIA RURALE. 014f657Il COMUNE DI SAN SEVERO? DISTRATTO. Ad un primo ed unico incontro avuto con il primo cittadino e il suo vice, abbiamo proposto di far diventare il Comune PARTNER ATTIVO della manifestazione; non abbiamo chiesto un semplice contributo o il patrocinio istituzionale, ma abbiamo dato la possibilità di ospitare le Istituzioni nel nostro festival, dove avrebbero potuto interfacciarsi con i cittadini ampliando il dialogo che un’Amministrazione dovrebbe sempre avere. Non abbiamo chiesto denaro, ma abbiamo proposto di “ACQUISTARE” UN PROGETTO CULTURALE. Ad una ulteriore richiesta protocollata in cui si proponeva di inserire nel programma di “SAN SEVERO ESTATE” l’ultima data del Teanum Wine Fest, la serata “Gran Tiati Show” con JOE BARBIERI, NON ABBIAMO MAI AVUTO RISPOSTA. Le diverse serate organizzate nell’ambito di “San Severo Estate” hanno avuto un costo, questo è pacifico; ci chiediamo, allora: perché investire denaro pubblico in un progetto realizzato giorno dopo giorno e non dare ascolto ad una proposta progettuale, presentata per tempo, in cui il Comune avrebbe avuto un ruolo di primo piano? Cantine Teanum e i suoi partner, TUTTI IMPRENDITORI LOCALI con una bellissima storia aziendale alle spalle, hanno investito soldi e risorse in un progetto culturale pluriennale; sì perché San Severo avrà un suo FESTIVAL: stiamo già lavorando alla seconda edizione. Finalmente, anche la nostra città potrà dire di avere una manifestazione dedicata al vino in un contesto culturale che ha grandi obiettivi, come già felicemente accade, ad esempio, ad Orsara di Puglia da ben ventotto anni. SIAMO LA CAPITALE DEL VINO, LA PRIMA DOC DI PUGLIA E LA TERZA IN ASSOLUTO IN ITALIA. Abbiamo bussato alla porta delle istituzioni perché volevamo proporre un progetto di comunicazione con un DO UT DES reciproco, ma NON ABBIAMO RICEVUTO LA GIUSTA ATTENZIONE. Il rammarico però non è nostro per l’occasione persa; Cantine Teanum e i suoi partner hanno realizzato l’evento a priori, come previsto da progetto. IN FUTURO, TENDEREMO NUOVAMENTE LA MANO ALLE ISTITUZIONI: SONO IL PRINCIPALE SOGGETTO CUI LA SOCIETÀ CIVILE DEVE SEMPRE FAR RIFERIMENTO. CI AUGURIAMO CHE IL GESTO VENGA RICAMBIATO.

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