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La Qualità del tempo per le imprese, per il lavoro, per le città A conclusione il progetto della Confesercenti Puglia

Si è svolto a Bari il convegno “La Qualità del tempo: per le imprese, per il lavoro, per le città” organizzato da Confesercenti Puglia a conclusione dell’omonimo progetto finalizzato alla diffusione e alla sperimentazione di buone pratiche in tema di Conciliazione

 

tempi di vita e tempi di lavoro all’interno dei supermercati del Consorzio Esse Grande Group, marchio Dok. Il Progetto, realizzato nell’ambito dell’Avviso Pubblico per il finanziamento dei Patti Sociali di Genere nel Territorio della Regione Puglia, Assessorato al Welfare, Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunita’, è stato descritto nella pubblicazione “Isole del tempo – Conciliazione Vita-lavoro” di Emanuela Megli (responsabile del progetto) e Rosanna Nicastro (consulente legale) di Cacucci Editore, nel quale sono descritti anche i risultati della sperimentazione. Al Convegno hanno partecipato le referenti istituzionali della Regione Puglia, assessora al Welfare Elena Gentile, che ha sottolineato “l’impegno della Puglia in questi ultimi anni per le politiche di conciliazione e per la campagna contro la violenza di genere”, e la dirigente Francesca Zampano che ha sottolineato come “il traguardo della Regione in questa fase è quello di aver reso noto, anche grazie ai risultati del progetto di Confesercenti, che le politiche di welfare sono politiche economiche, in quanto lavorare per il benessere della persona equivale a lavorare per una società in cui le condizioni favorevoli di vita e di lavoro hanno ricadute positive in primis sul mercato del lavoro e sulle imprese.” La Consigliera di Parità Serenella Molendini, riprende e conferma gli interventi sottolineando il dato fondamentale registrato “in Puglia quest’anno: gli 80 asili nido aperti, un garanzia per l’occupabilità di donne dipendenti e imprenditrici e di uomini soli con figli a carico.” Anche la Presidente del Cnif – il Coordinamento Nazionale Imprenditoria Femminile di Confesercenti – Patrizia De Luise, sottolinea l’importanza della legge n. 53/200 sulla Conciliazione, come “garanzia per una qualità di vita non solo delle donne ma anche degli uomini, poiché se una donna sta bene, sta bene tutta la famiglia, sta meglio la società civile, sta meglio il mercato. Tali provvedimenti, inoltre, sono indispensabili per affrontare l’emergenza imprenditoria femminile in Italia e in Puglia in cui, secondo l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile e di Unioncamere-Info Camere del II trimestre 2013, su 1,4 milioni di imprese femminili in Italia, le più sono più diffuse al Centro-Sud e operano preferibilmente nel commercio, in agricoltura e nei servizi alle persone, dove guidano 1 impresa su due”. “In Puglia, inoltre, prosegue la presidente del CNIF Puglia Teresa Musacchio, sempre secondo il  Rapporto Unioncamere, le imprese femminili registrate al 30 giugno 2013 sono 92.807 su un totale di 381.333. Le variazioni al 30 giugno 2013, indicano la cessazione di 32 imprese femminili sul totale di 66 imprese, pari allo 0,3% sullo 0,2% del totale di cessazioni in Puglia. Di queste, a Bari, su un totale di 22,4% di imprese, 33.750 sono femminili e la variazione dal 30/06/2012 al 30/06/2013 è pari allo 0,16, ossia a 53 imprese femminili in meno. Quindi sebbene siano in crescita le imprese rosa pugliesi, afferma la Musacchio, c’è anche un alto tasso di mortalità che in genere si verifica nei primi 5 anni di vita. Questo fenomeno è dovuto alla mancanza di strumenti di supporto, come l’accesso al credito, oltre all’elevata burocratizzazione degli adempimenti fiscali. Il credito, tuttavia resta la nota dolente che si verifica in particolare per le imprese rosa, in quanto in genere si costituiscono con forme societarie semplici e quindi con meno garanzie di successo o di stabilità economica e finanziaria.” Per questo, riprende la De Luise, -anche vice presidente di Confesercenti nazionale- la Confederazione ha come obiettivo 2013-2014 quello di avviare un’azione di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle opportunità di supporto e sui servizi in grado di sostenere le imprese a livello nazionale e locale, attraverso gli sportelli CNIF, perché la presenza delle donne non è un optional in questo momento socio-economico, ma un obbligo. “Le relazioni sono il vero motore dell’economia, se non si creano le condizioni per l’accordo verso un obiettivo comune, non c’è crescita, non c’è sviluppo” ha affermato Emanuela Megli, responsabile dell’area formazione di Confesercenti Puglia, che ha ideato e realizzato il progetto Isole del tempo – pur affermando che le leggi non sono sufficienti per modificare la cultura e le convinzioni radicate in una società. Per questo, è necessario, che ci sia una consapevolezza comune e diffusa sul ruolo delle donne e sulla necessità di creare delle condizioni a livello sociale perché il loro insostituibile contributo sia agevolato nelle città.” Per questo, prosegue la prof. Amelia Manuti, ricercatrice in psicologia del lavoro all’Università di Bari, “è necessario passare dal concetto di conflitto, attualmente usato in psicologia, al concetto di conciliazione, in cui al contrario, si cerca di avvicinare e unire le esigenze delle parti per il bene comune”.


 

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