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“La vita a volte è crudele…, molto spesso mi sono chiesta il perché”; una madre deve trovare sempre il coraggio

“La vita a volte è crudele…, molto spesso mi sono chiesta il perché”; inizia così il toccante testo di uno scritto molto sentito e sofferto che Carmen, Presidente dell’Associazione “Mirko Valerio Emanuele”, donerà al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo, dove alcuni medici ed operatori sanitari conservano ancora il ricordo del suo piccolo nel proprio cuore.
L’Associazione è dedicata al figlioletto di Carmen che, il 2 marzo dell’anno 2000, è salito tra gli Angeli.

“Era un anno bisestile, proprio come questo, ecco il perché del mio gesto. Con questi pupazzi sorridenti voglio dare un abbraccio simbolico a tutte le mamme e i bambini che si ritrovano in questa realtà, una realtà crudele.
Dovrebbero correre, giocare, invece devono avere a che fare con pompe d’infusione, terapie che pesano sul loro corpicino, dolore e incapacità”, continua lo scritto amorevole che si accompagnerà al dono di simpatici pupazzi con cui i piccoli pazienti potranno giocare.

“Con il sorriso e non con il pianto, voglio ricordare che c’è sempre una spiegazione (che oggi non capirete, ma un domani sì). lo ho trovato la mia; certo cado, ma mi rialzo sempre più forte di prima. Non perdete mai la fiducia, sorridete, perché prima o poi uscirà l’arcobaleno”, è il messaggio di speranza che Carmen vuole dedicare a tutte le mamme che hanno sofferto a causa di perdite terribili.

“Sono con voi e Mirko Valerio Emanuele, dal cielo, sorride ai vostri bimbi.
Forza… lo so, conosco tutti i vostri pensieri e vi abbraccio. Spero che questa lettera vi porti un po’ di sollievo, nel mio piccolo. Grazie ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori. Ricordate che anche loro sono umani e, in quanto tali, possono sbagliare, ed amano in modo diverso i nostri figli, ma li amano.
Associazione Mirko Valerio Emanuele.
Carmen, una mamma”; così conclude la pergamena che verrà letta ed esposta nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo.

“Il 2 marzo ricorre la data in cui il mio Mirko Valerio Emanuele è salito tra gli Angeli nel Cielo.
Da mamma conosco bene il dolore e la sofferenza. È un momento atroce in cui ci si può sentire soli, in quanto occorre affrontare un male sconosciuto che provoca un infinito dolore.
Può accadere che il tepore familiare dato da una quotidianità illuminata da sorrisi, ma anche di preoccupazioni ‘normali’ per un genitore che vede crescere un figlio, venga rotto all’improvviso da uno squarcio terrificante e doloroso.
Da un’esperienza bella vissuta magari in una cameretta adorna di giocattoli in compagnia del proprio bimbo, come madre ti ritrovi di colpo insieme a lui nel reparto di un ospedale a vivere una realtà ben diversa e piena di sofferenze, dove piangere non serve perché devi invece trovare tanta forza e coraggio per aiutare tuo figlio. All’inizio non riuscivo a raccontare il mio dolore e ci è voluto del tempo per ritrovare anche un po’ quella parte di me stessa che si era chiusa definitivamente.
Vorrei che la mia lettera venga pubblicata affinché altre mamme che possono vivere nelle medesime circostanze, non si sentano sole.
E non si arrendano al dolore.
Sono una mamma che ha perso un figlio, ma che ha ancora tanta forza, e che vorrebbe abbracciare tutte le mamme ed i bimbi che soffrono, cercando di portare un piccolo bagliore di amore”, dichiara infine Carmen RICCIO.

Mirko era affetto da una sindrome molto rara chiamata PEARSON che colpisce i mitocondri delle cellule.
È una malattia molto rara, evolutiva e con diagnosi infausta, e che, purtroppo, non è riconosciuta dallo Stato e per questo non tenuta in considerazione dalla ricerca ufficiale.

“Mamma, quando non ci sarò più ricordami con il sorriso”, il desiderio di Mirko Valerio Emanuele.

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