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L’associazione antiracket Capitano Ultimo chiede di costituirsi parte civile nel processo Corona che vede imputati esponenti della Società Foggiana

La neonata associazione antiracket Capitano Ultimo ha chiesto di costituirsi parte civile nel primo appuntamento del processo riguardante l’operazione Corona che vede imputati oltre venti esponenti di spicco della cosiddetta Società

 

Foggiana.

Lo scorso 10 luglio in occasione della prima udienza presso la corte d’assise del Tribunale di Foggia  la richiesta dell’associazione è stata presentata ufficialmente assieme a quella presentata dall’associazione Fai Regionale con sede a Molfetta.

Il processo è stato rinviato al prossimo 18 settembre, ma per il territorio dell’Alto Tavoliere si tratta di un importante tassello contro la lotta alla criminalità organizzata.

“In questo come in altri processi contro la malavita – spiegano dall’associazione – chiederemo di costituirci parte civile, nell’intento di lanciare un segnale forte di legalità. Gli imprenditori e i cittadini devono sapere di non essere soli in questa battaglia di civiltà e legalità”. Dall’associazione hanno le idee chiare.

“Siamo convinti che l’unione possa fare la differenza – concludono dall’associazione – e per questo ci auguriamo che si riesca presto ad abbattere il muro di omertà che spesso regna sovrano in questa terra. I problemi di chi si affiderà a noi, diventeranno i nostri problemi ed insieme riusciremo a riconquistare la serenità e la legalità che ci spetta sul territorio”.

Torremaggiore, 11 Luglio 2014

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