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L’ASSOCIAZIONISMO SANSEVERESE MANCA DI UN DECISO E COSTRUTTIVO MORDENTE CRITICO

di ANTONIO SALES

Tante volte, parlando di associazionismo locale, si sente dire ai cittadini che svolgono sicuramente una funzione importante nei vari campi della cultura, del volontariato, dello sport e così via. Organizzano meeting interessanti, si confrontano con i loro iscritti e con ospiti esterni ai vari sodalizi ma non hanno poi il coraggio di svolgere una FUNZIONE CRITICA nei confronti di quella politica che a volte ne sorregge le iniziative ma ne frena il mordente critico nei confronti di ciò che la politica fa male o non riesce proprio a fare. Si sente anche dire che le associazioni di San Severo sono quasi tutte troppo “inginocchiate”

 

davanti al potere politico, fornendo ‘a convenienza’ candidati a questo o a quel partito. Devo dire che come cittadino di San Severo questa cosa non mi piace, perché fa supporre che le dirigenze delle associazioni non abbiano una spina dorsale diritta e preferiscano accordarsi col potere più che spronarne l’azione con critiche obiettive al momento giusto. Si pensi a quante battaglie in giro per il mondo le associazioni sociali e culturali hanno fatto per favorire ed ottenere il progresso di tante società, anche molto meno progredite di quella italiana. Vanno bene allora i meeting, le conferenze, i dibattiti, gli spettacoli per beneficenza ma tutto questo deve essere affiancato da un’azione critica, se necessario anche molto polemica, con chi guida lo Stato, la Regione, la Provincia e il Comune. Gli intellettuali, tanto per rimanere alle associazioni culturali, hanno ottenuto grandi risultati soprattutto quando sono state capaci di uscire allo scoperto su vari fronti, plaudendo a ciò che va bene e criticando, anche aspramente se necessario, ciò che non va male. Un po’ come quel che fa questo giornale da quasi venti anni, voluto così dalla fondazione e capace, oggi ancora più di prima, di far sentire LA VOCE POPOLARE nelle stanze dei bottoni, cioè dove si prendono le decisioni che contano. Anche questo giornale tante volte avrebbe potuto scegliere strade più…convenienti ma non lo ha fatto, rimanendo fedele a quella sorta di silenzioso patto d’onore coi suoi Lettori, che hanno dimostrato sempre di condividere tali scelte con un appoggio entusiastico ad una linea editoriale che dice sempre PANE AL PANE E VINO AL VINO, senza osannare né criticare a sproposito ma sempre a ragion veduta, secondo coscienza professionale e rigore giornalistico. Alla stessa maniera i Cittadini vorrebbero che si comportassero SEMPRE le associazioni locali, sia con amministrazioni di destra, sia di sinistra. Bisogna insomma saper alzare la voce con chiunque amministri ogni volta che sbaglia o che non fa quel che alla gente ha promesso in campagna elettorale. E’ giusto, anche se più scomodo, protestare per gli errori che ogni amministrazione fa, non barattando mai con un contributo in danaro o una sala teatrale gratis o una qualunque altra ‘mancia’ la propria dignità associativa e la propria onestà intellettuale, anche a costo di non ricevere quelle quattro lire che poi non hanno mai dato da vivere a un’associazione, come la storia ha dimostrato e dimostra ancora oggi. Una schiena più diritta dell’intero associazionismo sanseverese sarebbe sicuramente più gradita alla Cittadinanza e attirerebbe magari anche leiscrizioni di nuovi soci. Credo di non aver detto nulla di diverso da ciò che tanta gente dice in piazza o parlando con gli amici, allorchè giudica negativamente certe attività fatte quasi esclusivamente di pranzi, cene, conferenze e viaggi utili solo a chi li frequenta ma poco o per niente all’effettivo progresso sociale di San Severo. Forse un po’ di coraggio in più da parte dei Consigli Direttivi non guasterebbe e darebbe una bella mano a tutta la Città, spingendo il carretto locale (tante volte in avaria) verso livelli sociali decisamente più alti.

 

 

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