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Le considerazioni del Vescovo Renna sul blocco processionale di domenica scorsa

              Dopo la triste vicenda accaduta domenica mattina, sul tentativo di ostacolare la processione della Beata Vergine del Rosario, queste le considerazioni di S.E. Mons. Lucio Angelo Maria Renna, vescovo della diocesi di San Severo:

       << Leggo in un foglietto celeste lanciato dai balconi mentre si snodava la processione della Madonna del S. Rosario per le vie della nostra amata San severo: “O Vergine Maria, madre nostra amabilissima, fa che ora mi senta anche impegnato a imitare le tue virtù e in particolare l’umiltà, la purità, la carità”. E mi dico, convinto e felice, veramente questo popolo è devoto alla Madonna, venerata sotto vari titoli. Un riconoscimento di tale pietà popolare dovrebbe essere espresso in un decreto del Vescovo che dichiari: “San Severo, città mariana” e non è detto che questo non succeda.

       Corre obbligo tuttavia di prendere atto anche dell’esistenza, nel popolo sanseverese, di un certo numero di persone che della fede si fanno un baffo,dimostrando concretamente di non amare né il Signore né la Madonna, quando incitano minorenni, femmine e maschi, a manifestare in maniera incivile contro la processione. Costoro, sobillati o prezzolati dai vili adulti che li mandano alla sbaraglio, ostruiscono le strade con cassonetti, fanno schiamazzo, improvvisano reazioni irrazionali al limite del bestiale, minacciano, alzano le mani su chi cerca di quietarli, gridano, bestemmiano e fanno quanto altro di meno religioso e di più becero si possa immaginare. Sorge spontanea allora una domanda: in nome di chi questi minorenni agiscono? E’ proprio impossibile far venire allo scoperto i mandatari? E costoro, perché non si espongono? Cosa hanno da perdere? La faccia o anche la possibilità di lavorare?

      La  gente devota si sente smarrita e indifesa, in balia di questi scalmanati che, se la processione prende una via diversa da quelle previste al fine di evitare una guerriglia, corrono come un branco di cani arrabbiati per avventarsi contro tutti coloro che hanno – secondo loro – la colpa, unica e sola, di non stare dalla parte dei delinquenti, i mandatari.

Ai giovani, specialmente se minorenni, dico accoratamente: Non lasciatevi strumentalizzare dai vili mandatari! Non sciupate le vostre giovani energie mettendole al loro servizio. Cosa vi ha fatto la Chiesa, una confraternita, un sacerdote e un popolo devoto che li trattiate in tale maniera?Abbiate il coraggio – connotazione di gioventù sana e libera – di denunciare voi stessi i vili mandatari di questi misfatti contro la religione. Non cadete nella trappola di avvoltoi ingordi e interessati, non a Cristo, alla Madonna o ai Santi, ma a quello che possono guadagnare strumentalizzando la fede popolare”.

Accoratamente dico al popolo: “Non lasciate che questi vili mandatari abbiano la meglio sulla vostra fede a Gesù e alla Madonna. Siate uniti e compatti a reagire, in maniera composta ma ferma, senza manifestazioni di isteria religiosa ma con coraggio, senza trascendere in atti barbarici ma con la forza della vostra testimonianza, consapevoli che i vili mandatari stanno tentando di offuscare la riconosciuta vostra devozione, attratti da vile guadagno. I mandatari si possono paragonare a Giuda che vende Gesù per trenta miseri denari. La Madonna, per quanto la vendono? Quanto danno ai manifestanti per inscenare manifestazioni che di religioso e di civile non hanno proprio niente? Fratelli e sorelle sanseveresi, non lasciatevi derubare di quanto avete di più bello e di più sacro dagli occulti incitatori e dagli sprovveduti incitati alla rivolta. Date una storia sincera alla bella invocazione scritta sul bigliettino celeste, uno tra i tanti, che avete lanciato dai balconi delle case e ai sentimenti che abitavano il cuore dei devoti che sfilavano in processione, a rischio anche della incolumità fisica”.

Ai vili mandanti: “Vergognatevi di tutto il male che operate nell’ombra e ai sacrilegi che compite quando accendete impulsi incendiari o, comunque, terroristici nei minorenni e nei giovani che sguinzagliate, latranti e violenti, lungo le strade dove sfila la processione. Vergognatevi anche voi, nemici della religione cattolica, se e quando date il vostro apporto perché tali manifestazioni avvengano. Verrà anche per voi il momento di Dio, abbiatene certezza!”.

Una domanda a tutti e a ciascuno: “A che pro le processioni se diventano vere e proprie guerriglie?” Intanto ritengo,d’accordo con tutti i sacerdoti della città , col Sindaco e con le autorità civile e militari,  necessaria e doverosa un’iniziativa riparatrice del sacrilegio compiuto domenica 18 ottobre contro la Madonna del S. Rosario e la processione in suo onore. E’ incredibile ma vera l’azione sacrilega dei minorenni che, con nodosi e pesanti bastoni, minacciavano i partecipanti alla processione ma, specialmente, i portatori della statua della Madonna. Costoro, nel deporre l’immagine di Maria nella Chiesa dei celestini, uscivano in un pianto diritto per l’oltraggio recato alla più dolce e amorevole della mamme, la Vergine Santissima. Per questo, domenica 25 ottobre, alle ore 17,30, partirà da Piazza Carmine una fiaccolata che si concluderà in Piazza Municipio con la celebrazione della Santa Messa presieduta da me e concelebrata da tutti i sacerdoti della nostra città. Tale iniziativa, oltre che di riparazione, ha anche il significato di dimostrazione di affetto filiale che lega il nostro popolo alla beatissima madre Maria >>.

San Severo lì, 19 ottobre 2015

          santa Laura

 

 

 

 

 

Direttore Ufficio comunicazioni sociali/Addetto Stampa della Diocesi

dott. Beniamino PASCALE

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