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LETTERA APERTA AL CANDIDATO SINDACO LEONARDO LALLO

“Carissimo Leonardo,

La gran parte delle donne e gli uomini della società civile che compongono la tua lista non hanno mai ricoperto un ruolo istituzionale e si distinguono per la serietà e l’impegno che profondono quotidianamente nel proprio ambiente di lavoro, nel rispetto e a servizio della persona.

Questa tua scelta  non è secondaria. Il motivo

 

della vita come lavoro è forse l’inizio del cambiamento che noi dobbiamo assumere nella società in cui siamo: cambiamento del modo con cui trattiamo noi stessi e gli altri nella società in cui viviamo. Solo se si fa questa esperienza si può comprendere la linea guida del tuo programma elettorale che intende porre la persona al centro dell’azione amministrativa nelle sue diverse età come individuo e come componente della famiglia naturale. Questo è l’ impegno e la coerenza che aspettavamo, il segnale forte  alla Città che il cambiamento occorre volerlo.

I fatti importanti della società nascono da qualcosa di diverso rispetto al sistema democratico e se gran parte della nostra gente è sfiduciata nei confronti della politica istituzionale non è per rinuncia alla cosa pubblica o alla “suprema responsabilità” di partecipare ed occuparsi del bene comune, ma è solo per demoralizzazione ovvero per rassegnazione alla menzogna. È, direi, una sorta di “istinto sociale”, è come se la gente demoralizzata avvertisse che davvero tutto è diverso da quello che i “professionisti” della politica mostrano e che tutto deve essere fatto in un altro modo.

Proprio per questo è importante per la nostra Città il coraggio che hai avuto a segnare il cambio di passo, perché hai capito che, appunto, alcuni importanti impulsi politici possono e devono partire da persone  che svolgono professioni non politiche. Ciò non succederà perché noi altri neofiti  siamo più accorti di quelli che la politica la praticano a tempo pieno e da questa traggono da sempre il proprio “sostentamento”, ma dipende dal fatto che non siamo compromessi da certe “convenzioni politiche” e quindi, paradossalmente, siamo più liberi e aperti alla realtà qual è veramente, e abbiamo più voglia e più capacità di accorgerci di quello che si può e si deve fare.

Mi rendo conto che per molti “esperti” sganciarsi dalla zavorra delle abitudini, delle categorie tradizionali, della forma mentis imprigionata nelle pratiche di Palazzo, negli interessi personali e dei gruppi di potere, aprirsi totalmente al mondo dell’esistenza umana e della sua analisi è impensabile; tuttavia, è solo attraverso il confronto sereno e fiducioso con le famiglie, la Chiesa, la scuola (oggi gli unici e i veri ammortizzatori sociali), le associazioni di volotariato e i sindacati che si possono desumere conclusioni politiche più realtistiche e più ricche di prospettive per la notra Città.

Allora, carissimo Leonardo, vai avanti nel tuo lavoro, certo del  nostro sostegno, perché non ti mancano l’onestà e il coraggio di perseguire le idee e le “strade nuove” annunciate con il tuo programma elettorale che riporteranno la politica ad essere Politica quella che fece affermare ad Igino Giordani: “…o sacerdoti o politici…“, perché l’esistenza di un uomo si giustifica se si spende per il bene degli altri.”

San Severo, 10 maggio 2014

Michele Compagnone

Candidato Consigliere nella lista civica “Sindaco Lallo”

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