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LO SCRITTORE FANTASMA SANSEVERESE

ERMENEGILDO, sanseverese, giovane laureato on-line, precario, dal futuro incerto…molto incerto, abitava sino a qualche tempo fa (ora non più) in vico Mazzilli, una stradina che collega via Roma con via Soccorso. Questo giovane disoccupato, incontrando una suo professore – da poco pensionato – dell’Istituto “PESTALOZZI”, ebbe a confessargli di volersi cimentare in un tipo di lavoro particolarmente in voga da alcuni anni. “Mi è stata offerta un’occasione per scrivere dichiarazioni e comunicati a pagamento per alcuni politici”. “Spiegati meglio – disse il professore – cosa dovresti fare?”. Insomma…ecco…cioè …dovrei fare il ghost writer, lo scrittore fantasma – disse tutto d’un fiato l’imbarazzato giovane ERMENEGILDO. Il vecchio professore socchiuse gli occhi, accese la sua abituale nazionale senza filtro e rispose: – “Vedi, mio giovane aspirante scrittore fantasma, a proposito della figura del ghost writer, proprio in questi giorni leggevo un articolo del giornalista FILIPPO CECCARELLI su “Repubblica”, che diceva più o meno così: <Per quasi tutto il Novecento la politica resistette strenuamente alla tentazione dei ghost writer. I politici, per dovere e per necessità, i discorsi se li scrivevano da soli. Così facevano DE GASPERI, NENNI e TOGLIATTI. Chiunque rilegga oggi un discorso di ALDO MORO, perdendosi in quella prodigiosa officina di sfumature, trova impossibile immaginare che fosse un altro a scrivergli i discorsi. ENRICO BERLINGUER si andava a rinchiudere in solitudine nella grande sala del Comitato Centrale alle Botteghe Oscure, acqua minerale, giornali, libri, sigarette e scriveva di suo pugno ogni parola, ogni frase dei suoi discorsi. Con la Seconda Repubblica ben presto la moltiplicazione dei ghost writer si è fatta non solo vistosa e sfacciata, ma anche assurda. In estrema e paradossale sintesi: più la politica viene meno e più i politici prendono a parlare e scrivere (sui social). Con il bel risultato che quando non ci riescono sono costretti a rivolgersi a pseudo-scrittori nell’ombra, collaboratori mercenari, compilatori di discorsi o di programmi più o meno scopiazzati su internet>. Le ultime parole delle riflessioni del giornalista CICCARELLI mi inducono a segnalare un acceso dibattito politico tra il Consigliere Comunale di opposizione FRANCESCO SDERLENGA e il Sindaco LIDYA COLANGELO, verificatosi nell’ ultima seduta del Consiglio Comunale del 13 novembre 2024. Sono volate reciproche accuse di plagio relative alle linee programmatiche di mandato, oggetto di un accapo all’ordine del giorno con riferimenti precisi al presente e soprattutto al passato. Chi è interessato a saperne di più, può consultare il sito del Comune di San Severo.

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