Festa del SoccorsoPrima pagina

MARIA SS. DEL SOCCORSO, PATRONA DI SAN SEVERO

Il culto per la Vergine del Soccorso a San Severo ha origine nel 1564, quando i PP. Agostiniani portarono in città il simulacro della Madonna Nera, ma le prime attestazioni della presenza della devozione di Maria SS. del Soccorso si hanno nel XIV secolo, 1306 allorchè un certo Nicola Bruna, colpito da forti dolori chiese l’invocazione della Vergine perché intercedesse per la sua guarigione. Grazie alla diffusione del culto a San Severo e alle attestazioni dei miracoli per la sospirata pioggia o nei periodi di forte siccità si chiese al Vatricano di proclamare la Madonna del Soccorso, Patrona di San Severo.

La petizione venne presentata da Mons. Vescovo, Rocco de Gregorio, dal Capitolo Cattedrale, dal Clero, dalla Comunità religiosa delle Monache Benedettine (allora residenti in San Severo), dai Frati Minori e dai Cappuccini, oltreché dalla Congrega del Soccorso. Il Comune di San Severo deliberò positivamente in data 21 febbraio 1856. Nella lista dei consiglieri vi erano come firmatari del documento uomini nient’affatto clericali, ma anch’essi innamorati, per così dire, del culto della Vergine del Soccorso e delle loro tradizioni cittadine. Anch’essi vollero che dette tradizioni si perpetuassero nelle generazioni future come sacro patrimonio.

Il 10 settembre 1857 con Decreto della Sacra Congregazione dei Riti, la Vergine del Soccorso veniva ufficialmente dichiarata Patrona aeque principalis della città di San Severo. Nel 1859 l’arciprete De Ambrosio pubblicava la novena con l’antica preghiera.

Sotto il priorato di Giovanni Masselli la devozione per la Madonna del Soccorso continuò ad avere maggiore impulso. I confratelli della Congrega in segno di stima e di gratitudine al loro priore, dopo la sua morte, vollero dedicargli una lapide che ancora oggi si può vedere nella sacrestia del Santuario del Soccorso, segno tangibile dell’onestà e della rettitudine morale degli uomini di altri tempi, che ci hanno voluto lasciare una eredità di valori oggi quasi del tutto scomparsi. La religiosità non comune di quegli uomini che erano spinti dalla carità fine a se stessa senza scopo di ricompensa alcuna, fatta per il solo scopo di sentirsi utile alla povera gente ed al prossimo.

In un opuscolo pubblicato nel 1961 da Raffaele Papa, La Madonna del Soccorso nel culto del popolo di San Severo, viene citata, a proposito della Proclamazione a patrona della Vergine del Soccorso, la conclusione capitolare datata 27 novembre 1856. Di detta conclusione ad rei perpetuam memoriam si riportano alcuni punti significativi che lasciano comprendere molto del culto e della devozione per la Vergine del Soccorso: «Oggi che sono lì 27 novembre 1856, noi qui sottoscritti componenti questo capitolo cattedrale di San Severo, previa affissione del cartello, e premesse tutte le ritualità prescritte dai nostri Capitolari statuti, ci siamo radunati nella nostra sacristia, il signor arcidiacono (Don Paquale Masselli) ha proposto i desideri che mostra questa città di voler impetrare dalla Santa Sede il titolo di patrona principale e protettrice della nostra città la Beatissima Vergine Maria SS. sotto il titolo del Soccorso con ufficio e messa propria a destinarsi una giornata da essere di doppio precetto a di Lei onore, si è rammentato in questa occasione di essere la statua di antica scultura pervenuta in questa città da più secoli, dietro venerata nella chiesa prima di S. Agostino per un convento dei Padri Agostiniani allora esistenti, e poi chiamata della Madonna del Soccorso divenuta congregazione laicale. L’attuale divozione e fervore di fedeli, verso la detta Gran madre di Dio ha origine dalle grazie speciali a di Lei intercessione da Dio ottenuta come si attestarono li nostri antenati che l’hanno sempre onorata qual patrona speciale di questa città, il di cui patrocinio sempre favorevole sperimentiamo in tutti i nostri bisogni. E’ rimarchevole che in qualunque necessità o disastro concorre il popolo a chiedere che sia esposta alle lacrime e preghiere della popolazione e portata in processione di penitenza per la città, nelle quali occasioni confessiamo di essere stati sempre esauditi da Dio a Lei intercessione e, questo lo provano anche i doni e le oblazioni che di continuo si presentano alla confraternita in rendimento di grazie ottenute, ond’è che la chiesa si trova fornita di speciosi e ricchi arredi sacri. Quindi essendoci interrogati i componenti tutti di questo reverendissimo capitolo unanimamente ed a voti secreti, si è compiuto di far pervenire al soglio pontificio questi nostri desideri e preghiere perché si degni Sua Santità di aderire ai voti di questa città facendone nostra postulatoria all’oggetto. E così in data 29 novembre 1856 se ne rimise supplica a Sua Santità firmata da tutti i capitolati». Firmato: Luigi Canonico De Lucretiis-Segretario.

Dopo la proclamazione a Patrona aeque Principalis della Città e Diocesi di San Severo il culto per la Madonna del Soccorso crebbe per cui si rese necessario cingere il capo della Vergine con corona aurea. Tale fausto avvenimento fu motivo di gaudio e gioia infinita per la popolazione di San Severo e per il suo sconfinato amore verso la Mamma Nera.

Si riportano alcuni punti particolarmente importanti del Decreto pontificio firmato: Giovanni Bressan-Canonico Attuario e Giovanni Ferrara Cancelliere, dato a Roma il giorno 22 febbraio dell’A.D. 1937, anno sedicesimo del pontificato del Signor nostro Papa Pio XI: «Al nostro capitolo cui appartiene il privilegio, l’onore di coronare le sacre immagini della Beata Vergine Maria, molto celebri, o per l’antichità del culto o per l’abbondanza dei miracoli, tu non è molto hai esposto che nella Provincia di Foggia presso la tua insigne città episcopale di San Severo è piamente venerata da antichissimo tempo nel suo santuario, una antichissima statua in legno della Madre di Dio, sotto il titolo di Maria SS. del Soccorso alla quale da Regioni molto lontane accorrono innumerevoli fedeli, sia per implorare l’aiuto della Vergine, sia per ringraziarla dei favori ricevuti… perciò mosso da un singolare sentimento di pietà verso la Santissima Madre di Dio, tu chiedesti insistentemente perché l’augusta immagine fosse decorata di quella corona di oro di cui il nostro capitolo suole redimere le prodigiose immagini della Beata Vergine Maria…Pertanto noi che siamo sempre solleciti allorché si tratta del culto della SS. Vergine, perché le si presti sempre e ovunque devozione, abbiamo voluto volentieri soddisfare a queste suppliche. Quindi il giorno 14 febbraio di quest’anno congregati nell’aula capitolare dopo aver riconosciuto dai documenti presentati esservi per questa santissima immagine quanto si richiede per la solenne INCORONAZIONE, abbiamo unanimamente decretato ed ordinato che la medesima venerata immagine del Soccorso sia solennemente decorata di corona di oro».

Le due corone d’oro che vennero poi usate per la cerimonia dell’INCORONAZIONE, che avvenne il giorno di sabato 8 maggio 1937 in piazza Luigi Zuppetta, non furono altro che le stesse due corone auree ottocentesche fatte confezionare a Napoli dall’orafo Gaetano Muscetti sotto il priorato di Matteo Mascia: corone che successivamente per l’occasione dell’8 maggio 1937 furono arricchite di pietre preziose incastonate in oggetti d’oro, regalate dalle signore della città di San Severo. La cerimonia si svolse nella piazza attualmente denominata Piazza dell’INCORONAZIONE con una solenne Celebrazione Eucaristica. Per l’occasione Mons. Biagio Verghetti compose l’inno dell’INCORONAZIONE. Alla presenza del notaio Umberto De Iulio (che pubblicò l’atto di consegna delle due corone) e del podestà (carica corrispondente attualmente a quella di sindaco) Michele Di Lembo. La cerimonia fu di una eccezionale pomposità e fu voluta per espresso desiderio del precedente pastore Mons. Emanuele Merra, che propose per primo l’idea di incoronare la Vergine del Soccorso con corona aurea. Il suo intento fu portato a termine da Mons. Oronzo Durante, vescovo della nostra città dal 1922 al 1941 e dal priore dell’arciconfraternita Francesco Mascia. Nella ricorrenza del primo centenario della Proclamazione della Vergine del Soccorso a patrona di San Severo (1857) fu inaugurato nella piazza in cui avvenne la cerimonia del 1937, un monumento in marmo pregiato bianco di Carrara raffigurante la Vergine del Soccorso. Sul basamento marmoreo di questo monumento si legge la seguente iscrizione: «O MARIA, REGINA E MADRE DEL SOCCORSO, TE ACCLAMA SPERANZA E VITA IL POPOLO DI SAN SEVERO DEVOTAMENTE GRATO NEL PRIMO CENTENARIO DELLA TUA PROCLAMAZIONE A CELESTE PATRONA DELLA CITTÀ E DIOCESI 1857-1957». Il monumento che rappresenta molto della storia del popolo sanseverese fu fatto scolpire dalla signorina Teresa Masselli, fu On. Antonio Masselli. Vogliamo segnalare due interessanti pubblicazioni sull’argomento: Antonio Masselli, Cenni storici sulla Devozione per la Vergine del Soccorso, San Severo, Dotoli, 1987 e Antonio Masselli, Cenni storici sulla Devozione per la Vergine del Soccorso (seconda edizione), San Severo, Esseditrice, 2011.

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