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MARINA DI LESINA, 3 SETTEMBRE 2015: VISITA AL DEPURATORE (MA DEPURA?) CHE ARRICCHISCE IL COMUNE DI LESINA

Prima che Marina di Lesina avesse la fognatura nera il problema più dibattuto era stato quello di individuare la migliore localizzazione per il depuratore. Per anni la fognatura non si fece perché gli ambientalisti erano contrari a costruire il depuratore nel Bosco Isola, dove è stato poi costruito. Da subito ha dato problemi, ma forse nessuno si è preso la briga di approfondire e risolvere i problemi diventati col tempo sempre più gravi. Di seguito si riporta il sunto di alcuni Verbali di Tavoli Tecnici su Marina di Lesina, che sono stati gli ultimi che l’Associazione è riuscita ad avere dalle Autorità.
Per meglio comprendere la problematica si invita chi ha altri documenti a fornirli.
1. — Tavolo Tecnico del 24.01.11 presso la Prefettura (Commissario ad acta per Marina di Lesina il Prefetto Dott. Antonio Nunziante)​La società Florio Floriano e figli invia una nota al Prefetto relativa “alla gestione dell’impianto di depurazione, rete idrica e rete fognante in Marina di Lesina e la proroga dell’autorizzazione allo scarico”; il Prefetto risponde che non ha competenza sulla questione.​“L’Ing. Bramante informa che il Comune di Lesina ha avviato le procedure per affidare la gestione all’EAAP e che l’8.02.2011 è prevista una riunione in Regione Puglia per discutere la questione”.
2. — ​Tavolo Tecnico del 25.02.11 presso la Prefettura -​Il Prefetto chiede all’Ing. Bramante informazioni sull’ADEGUAMENTO del depuratore e sulla sua gestione anche alla luce del sopralluogo del 16.02.11.​L’Ing. Bramante riferisce che “sulla questione si è già pronunciato, con provvedimento giudiziale del mese di Ottobre 2010, il Tribunale di Lucera, sezione distaccata di Apricena, ordinando all’AQP spa (succeduta all’EAAP) l’immediata assunzione in gestione dell’impianto; mentre l’AQP spa ritiene che non debba essere il Giudice a decidere, ma il Prefetto di Foggia in qualità di Commissario Delegato”.​Il Prof. Di Santo dell’Autorità di Bacino della Regione Puglia afferma che “dalle conclusioni della perizia dell’AQP spa … viene evidenziata una situazione poco rassicurante dovuta a evidenti lesioni e fessurazioni sulle strutture dell’impianto”.​Il Commissario “si farà carico di sollecitare l’AQP ad assolvere ai suoi obblighi in materia di depurazione dei reflui ed inviterà il Comune di Lesina ad emanare un’Ordinanza a tutela della pubblica e privata incolumità”.
3. –​Tavolo Tecnico del 14.03.11 presso la Prefettura.​Il Commissario Delegato interviene “per avere informazioni sull’adeguamento dell’impianto di depurazione e sulla sua gestione, anche alla luce della nota Prot. n. 28899 del 9.03.11 dell’AQP” pervenuta a lui.​Il Commissario chiede all’Ing. Bramante quali iniziative ha assunto il Comune dal momento che l’AQP non ha dato esecuzione all’Ordinanza del Tribunale di Lucera. L’Ing. Bramante informa che “il Comune di Lesina sta provvedendo attraverso il suo legale a promuovere iniziative per l’ottemperanza al provvedimento giudiziario da parte dell’AQP”.​Il Commissario chiede che il Comune di Lesina tenga informati tutti i soggetti interessati alla questione.
4. — COME SI PRESENTA IL DEPURATORE IL 3 SETTEMBRE 2015 -​Quanto sotto riportato è frutto di un sopralluogo in condizioni di sicurezza che chiunque può eseguire dall’esterno del manufatto recintato, ma ben visibile.​Comunque sono state scattate alcune foto che rappresentano molto bene lo stato in cui si trova il depuratore e l’area in cui è posto. E’ opportuno ricordare che il sopralluogo è stato eseguito in una situazione molto favorevole per i pochi turisti presenti e la scarsa produzione di liquami.
a) Struttura di recinzione dei fabbricati completamente arrugginita;
b) Fabbricati in stato di abbandono con crepe di tipo strutturale diffuse un po’ dappertutto;
c) Dalla parte posteriore del depuratore fuoriescono liquami nauseabondi;
d) La parte posteriore del depuratore è piena di grandi voragini la cui creazione è stata favorita dal continuo incontrollato scarico di liquami nel terreno;
e) Molti manufatti in cemento armato, probabilmente destinati a sostegno di impianti progettati, sono abbandonati nell’area o inghiottiti dalle voragini;
f) Manufatti in acciaio, probabilmente a servizio del depuratore, sono completamente ed annegati anch’essi nelle voragini. All’ingresso del depuratore è stato osservato un automezzo con la scritta : AQP – Servizi Comuni e Enti Pubblici. Questo potrebbe far pensare che, dopo i Tavoli Tecnici sopra citati, l’AQP abbia finito con l’assumere la gestione del depuratore.
5. — CONSIDERAZIONI — L’Associazione PRO LESINA MARINA da anni sta chiedendo notizie del depuratore alle Autorità e nessuna di queste si è mai degnata di rispondere. Non bisogna essere dei maghi per capire che il depuratore ha dei seri problemi e che non sta lavorando come dovrebbe. Che significa questo? Chi non si sta preoccupando di mettere in sicurezza il depuratore sta forse mettendo a rischio la stessa esistenza di Marina di Lesina. Questo è inaccettabile anche perché i proprietari continuano a pagare con regolarità al Comune di Lesina elevati costi per la depurazione delle acque della fognatura nera che, secondo noi, nella migliore delle ipotesi, viene fatta male. L’immobilismo delle Autorità da oltre vent’anni ha favorito il diffondersi delle voragini ed ha reso impossibile una soluzione ai problemi del depuratore. Come intervenire oggi sul depuratore che si trova in un’area piena di voragini enormi e delle quali nessuno ha mai parlato perché per le Autorità la parte di territorio verso il depuratore era destinata a morire? Si invitano tutti quelli che hanno obblighi istituzionali ad intervenire prontamente proponendo soluzioni valide per salvare Marina di Lesina. Nel frattempo il Comune sospenda il pagamento della depurazione e rimborsi gli importi (indebitamente?) percepiti.
Marina di Lesina 5.09.15
​ ​Ing. ANTONIO PALMA
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