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OPERAZIONE “ARANCIA MECCANICA” – POLIZIA DI STATO ARRESTA SEI SANSEVERESI

Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di San Severo (FG) hanno eseguito all’alba di questa mattina un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Tribunale di Foggia – Sezione dei G.I.P a carico di sei persone del luogo in quanto responsabili di una variegata attività illecita per reati contro il patrimonio, arricchita da un violento pestaggio nei confronti di un cittadino che cercava di riprendere con il proprio cellulare un tamponamento.

Gli arrestati sono:
BONAVENTURA ANTONIO, classe 1993.
MAZZEO CIRO, del 1994,
SCARCELLA GIUSEPPE, 1996
STOCOLA ANDREA 1992,
CARTANESE ANTONIETTA, classe 1981
FRANCILLOTTI ROBERTA LUCIA, classe 1994

Le indagini condotte dalla squadra investigativa del Commissariato di P.S. di San Severo e dirette dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Foggia dott.ssa Ileana Ramundo e dott.ssa Paola Izzo, iniziate a gennaio 2015, hanno evidenziato in capo al gruppo criminale elencato, una notevole capacità organizzativa tale da consentirgli di portare a termine un numero elevato di furti di veicoli, centraline, targhe, oltre che a veri e propri saccheggi ad alcuni box. Luoghi privilegiati di caccia erano prevalentemente alcune località delle limitrofe regioni del Molise (Termoli) e Abruzzo (Vasto, Montesilvano), estendendosi in un caso anche nella regione Marche, per trasferire la refurtiva a San Severo; in particolare i veicoli venivano ricoverati in un box in uso a BONAVENTURA ANTONIO, per essere poi “taroccati”, attraverso la punzonatura e contraffazione del numero di telaio per ostacolarne l’origine delittuosa. Si trattava di veri e propri raid criminali, seriali, nei quali emerge la spregiudicatezza e l’ intraprendenza del gruppo, che in pochi mesi ha compiuto oltre 30 attentati all’altrui patrimonio, dotato di rudimentali, ma essenziali supporti logistici, ovvero l’ autovettura della Cartanese e il garage di Bonaventura, oltre che supporti strumentali (chiavi, spadini, centraline). Inoltre, emerge anche una approfondita conoscenza delle tecniche criminali più efficaci, tanto che Bonaventura in un’occasione tiene una sorta di “lezione” sulle caratteristiche particolari dei dispositivi antifurto.
Si tratta, invero, di un gruppo compatto, che si autocelebra per i risultati che consegue e che il 5 marzo ha malmenato violentemente un cittadino che cercava di riprendere con il proprio cellulare un tamponamento. In particolare, si ricorda che quel pomeriggio BONAVENTURA ANTONIO e MAZZEO CIRO a bordo una Renault Tingo percorrevano a forte velocità Viale 2 Giugno e per evitare un incidente andavano ad impattare contro dei bidoni dell’immondizia e due veicoli in sosta.
Ebbene, terminata la corsa dalla Renault Twingo, i due uscivano frettolosamente dal veicolo e accortisi dell’elevato danno causato, cercavano di fuggire dal luogo rimuovendo a spinta il loro veicoli, prima dell’arrivo di eventuali pattuglie delle FF.OO.
Tuttavia, un medico, un onesto cittadino, che si trovava lì immediatamente cercava di riprendere quello che stava accadendo con il proprio telefonino.
Questa circostanza non passava inosservata a BONAVENTURA Antonio e MAZZEO Ciro, che immediatamente aggredivano verbalmente il malcapitato, intimandogli di spegne il telefonino e contestualmente gli si scagliavano contro, colpendolo con calci e pugni fino a procurargli diverse ferite e la frattura orbitale dell’occhio.
MAZZEO Ciro, quello che più di altri si è accanito sul malcapitato, anche quando costui era già riverso a terra, lo percuoteva con una violenza inaudita con calci e pugni, staccava la batteria, la metteva in tasca e scaraventa il cellulare a terra ai piedi della vittima, ritornando poi ad aiutare il suo complice a spostare l’autovettura. /(Com.)

(inesmacchiarola1977@gmail.com)

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