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OSPEDALE E STAZIONE: DUE PIAGHE SANSEVERESI CHE NON SI RIMARGINANO!

di DESIO CRISTALLI

Tra i tanti problemi della nostra Città due si trascinano stancamente nella storia degli ultimi decenni. Il primo è la Stazione ferroviaria che, come abbiamo spesso ripetuto nel tempo, non ha trovato più tregua da quel maledetto pomeriggio del 3 aprile 1989, quando un convoglio piombato da Foggia sul primo binario ha semidistrutto il nostro scalo, arrivando a lambire il marciapiedi del piazzale antistante alla Stazione. Da allora i ‘guai’ si sono moltiplicati ed abbiamo assistito ad una lenta agonia: direzione di Stazione ridimensionata, personale ridotto, chiusura dell’ufficio della Polizia Ferroviaria, forte ridimensionamento delle fermate dei convogli più importanti ed altro. Ora il Sindaco MIGLIO scrive meritoriamente a TRENITALIA per tentare di scongiurare la chiusura della biglietteria ferroviaria fissata, si dice, per il prossimo 31 dicembre. Domanda: dove sono tutto il Consiglio Comunale (maggioranza e opposizione) e i sindacati di livello cittadino, provinciale e regionale? Al cospetto di un ennesimo schiaffo come questo altre Città avrebbero già occupato la stazione ferroviaria e costretto i vertici regionali di TRENITALIA a precipitarsi a San Severo. Da noi tutto sembra…normale, tutti possono prenderci a calci nel sedere senza che ci sia più quello spirito sociale battagliero per il quale sul 23 marzo 1950 RAFFAELE IACOVINO, un nostro illuminato Sindaco del passato, scrisse molto autorevolmente “SAN SEVERO SI RIBELLA”! Un’altra piaga che ci portiamo dietro ugualmente da decenni è l’Ospedale “Teresa Masselli”, dove decine e decine di cose non funzionano, mentre dai vertici d’ogni livello territoriale non fanno altro che assicurare che…tutto va bene madama la marchesa! Ma che cosa va bene se numerosi divisioni e reparti — come ribadito dal Presidente RAFFAELE BENTIVOGLIO di un’Associazione vicina ai disabili — fanno acqua da tutte le parti e dove solo la buona volontà di tanti dipendenti alimenta il miracolo quotidiano di poter andare avanti? Eppure ci sono stati Consigli Comunali monotematici e numerosi altri incontri che, sul piano dei fatti, hanno risolto ben poco, come la gente può verificare un giorno sí e l’altro pure. Come possono tutti i dipendenti lavorare serenamente e al massimo delle proprie possibilità se non si vedono tutte quelle certezze operative che le varie Istituzioni dovrebbero garantire? E perchè persino il parcheggio interrato non entra in funzione a pieno regime contando sui pochi spazi su Viale 2 Giugno e sul (meritorio…) parcheggio del dirimpettaio supermercato? Possibile che se ci sono stati errori in fase di realizzazione non si riesca mai a porre rimedio ricorrendo a tecnici degni di questo nome? Togliere dalla strada antistante e dalle traverse limitrofe tutte le auto dei medici, degli infermieri e di tutto l’altro personale ospedaliero significherebbe dare respiro a tutto il traffico perennemente intasato delle zone ospedaliere cittadine. Anche per questo nessuno “SI RIBELLA” e blocca il bloccabile…AUGURI!!!

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