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Padre Andrea: …se non lo dico sto male…e allora lo dico! Precedenze – piccole indicazioni di civiltà

…se non lo dico sto male…e allora lo dico…e lo dico mentre ancora tento di recuperare il fiato dopo essermi sentito accarezzare il viso dall’alito leggero della morte…sulle strisce pedonali, su un’arteria principale della città. Più volte, e in diversi modi, un po’ tutti noi sanseveresi abbiamo almeno sognato che qualcosa cambiasse in questa nostra bella città. Io oggi vorrei offrire uno spunto di riflessione per augurarle questo cambiamento.

E se davvero, tutti insieme, o a piccoli gruppi, imparassimo che la PRECEDENZA non si ottiene invadendo l’area di manovra di un incrocio e che non è vero che vince chi arriva prima ma che, invece, la stessa è frutto di un accordo tra parti, generalmente rispettoso di chi proviene destra?

Potremmo poi, forse, anche riconsiderare il fatto che prima di ogni rotatoria c’è uno STOP posto lì per permettere di gestire bene il flusso di circolazione della stessa;ciò garantisce l’accesso sia ad una bicicletta che ad un TIR.

Non sarebbe,inoltre, una riflessione errata quella di riconsiderare che per accedere ad un’arteria principale come Viale 2 Giugno o Corso L. Mucci o via Teresa Masselli, da una qualsiasi strada di intersezione, bisogna attendere il proprio turno. Sarebbe un fatto quanto meno opportuno e ordinario rallentare in prossimità di un attraversamento con strisce pedonali; basterebbe tener presente che i pedoni non sono né birilli da travolgere né galline da spingere nel pollaio tentando di investirle.

Infine vorrei affidare una domanda ai nostri amici in divisa, tutori della gestione del traffico; ma le automobiline per invalidi, vera passione degli ultimi tempi, attrezzate con quattro ruote, indicatori direzionali e, in alcune versioni, con veri e propri manubri, si possono considerare veicoli o restano semplicemente presidi sanitari per superare disabilità? Nell’attesa di una soluzione, non sarebbe più opportuno che queste circolassero sui marciapiedi piuttosto che confuse nel traffico veicolare come ordinariamente succede?

Lo so, sono un sognatore, ma quanto sarebbe bello e opportuno che qualcuno, magari tra quelli che si dicono più civili, iniziasse ad accogliere queste piccole indicazioni di civiltà e le mettesse in pratica?

Le rivoluzioni si fanno con la forza, i cambiamenti con la pratica delle buone maniere. frA.

Padre Andrea Tirelli

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