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QUANDO MANCA IL SENSO CIVICO

 di MARIO BOCOLA, REDATTORE DE “LA GAZZETTA DI SAN SEVERO”

Assistiamo sovente nella nostra città all’assenza di SENSO CIVICO da parte dei cittadini, della mancanza di rispetto verso tutto ciò che rappresenta la storia, la tradizione, l’identità di un popolo, di una nazione, di una collettività. Sporcare, deturpare, scrivere frasi ingiuriose (ed anche amorose) sui monumenti che sono la testimonianza eloquente di quanta storia c’è dietro quella lapide o quel cippo marmoreo che ricorda un personaggio o un’impresa del passato. Camminando per le vie del centro storico cittadino facciate di palazzi antichi che rappresentano la memoria storica di una collettività o quant’altro appartiene al patrimonio pubblico viene imbrattato di disegni o graffiti (che magari potessero essere considerate opere artistiche!) che hanno il solo scopo del PROTAGONISMO col sapore della grettezza, ignorando del tutto o quasi che dietro qualsiasi elemento architettonico presente in città c’era, c’è e ci sarà sempre una MEMORIA STORICA da difendere, da tutelare e da conservare e valorizzare. 2049IMG5182-557Quante volte abbiamo visto imbrattati la facciata principale e laterale del nostro Teatro comunale “G. Verdi” e dopo pochi giorni squadre di addetti pronti a ripulirlo, nonostante la presenza del sistema di videosorveglianza, oppure la statua del contadino di via Alessandro Minuziano che incarna il simbolo della nostra radice cittadina, gioiello dell’agricoltura, terra dell’olio, della vite e del grano. I primi deputati a difendere il nostro patrimonio cittadino non sono il Sindaco, la Giunta comunale o l’intera civica Amministrazione, siamo TUTTI NOI SANSEVERESI e solo noi concittadini abbiamo il sacrosanto dovere di far sì che nessuno si permetta di imbrattare e deturpare ciò che rappresenta la nostra storia, la nostra identità, il nostro appartenere ad una comunità che vive in un territorio ben definito. Dov’è finito il SENSO CIVICO, ossia quel rispetto che i nostri avi ci hanno tramandato per tutto quello che ci appartiene? Si ha la sensazione, per meglio dire la certezza, che il senso civico sia morto per sempre e che gli abbiamo anche celebrato il funerale. Per recuperarlo crediamo che dobbiamo educare le giovani generazioni a riconquistare quel rispetto per le cose che non sono proprie bensì patrimonio comune, di una città, di una collettività e questo recupero deve avvenire soprattutto all’interno della FAMIGLIA, prima cellula della società e luogo fondamentale dove, in primis, i genitori insegnano ai figli che le cose altrui non si toccano, né tantomeno si sporcano con vernice per deturparle. Affianco alla famiglia, la SCUOLA che deve coeducare, partendo dall’età più tenera, ossia la scuola dell’infanzia, facendo comprendere al bambino che quando sarà grande deve avere rispetto per le cose che non gli appartengono personalmente, ma che sono PATRIMONIO COMUNE. Crediamo che, solo procedendo in uno stretto rapporto FAMIGLIA/SCUOLA, si potrà avere la pallida speranza di rendere la città più bella e accogliente e lasciare – come affermava il fondatore dello scoutismo BADEN POWELL – “il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.

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