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Questa sera Antonio Stornaiolo a San Severo: Carosello Spi e filiera etica

A San Severo torna Antonio Stornaiolo. L’attore barese, mercoledì 18 settembre 2019, condurrà nel Chiostro di Palazzo Celestini una serata speciale di “Carosello – Il Sindacato dei Pensionati in piazza”. Fra riflessioni e teatro, dalle ore 18, l’evento organizzato dallo SPI Cgil servirà a discutere in particolar modo di alimentazione etica e sana, sul filone di “Mi cibo da mani libere”, progetto che sta facendo il giro della Puglia. Saranno i saluti del sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ad aprire la serata. A seguire, sono previsti gli interventi di Franco Persiano, segretario provinciale SPI Cgil Foggia; Grazia Galante, autrice del libro “Ricette gastronomiche Garganiche”; Daniele Iacovelli, segretario provinciale FLAI Cgil Foggia; Vincenzo Pugliese, presidente della Cooperativa Altereco di Cerignola. Conclusioni affidate a Giovanni Forte, segretario generale SPI Cgil Puglia. La serata sanseverese proseguirà con “Anchise siamo noi”, viaggio teatrale e musicale di una famiglia sanseverese dal dopoguerra ai giorni nostri con Nicola Giuliani, Francesco Gravino e Michele Monaco. “Mi cibo da mani libere” è una campagna d’informazione per far conoscere l’alimentazione etica e sana, i prodotti e le eccellenze agricole pugliesi, tra cui agrumi, pomodori, angurie, frutto di lavoratori non sfruttati. Per dire basta allo sfruttamento, il Sindacato Pensionati di Cgil Puglia (Spi Cgil) ha pensato a una serie di incontri aperti per far conoscere e promuovere frutta, verdura e ortaggi prodotti secondo i principi della filiera etica: giusto reddito agli agricoltori, equo compenso ai lavoratori agricoli, attenzione alla qualità e alla salubrità degli alimenti prodotti e raccolti. “Quello che arriva sulle nostre tavole spesso ci lascia indifferenti rispetto all’origine, al modo in cui è stato prodotto, ai trattamenti a cui è stato sottoposto”, ha dichiarato Gianni Forte, segretario generale dello Spi Cgil Puglia. “Dobbiamo imparare tutti a rivendicare la qualità e a pretendere di non essere raggirati con artificiose sofisticazioni, ad assumere consapevolezza di quello che mangiamo. Se il mercato ha il potere di condizionare i consumi, i consumatori hanno lo straordinario potere di scegliere, assumendo criteri che non possono escludere quelli relativi a chi ha lavorato sia nella raccolta che nella trasformazione industriale di quello che mangiamo. Si tratta di persone alle quali devono essere garantiti diritti, quelli che ognuno di noi rivendica per sé stesso”.“

 

fonte foggiatoday

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