RICCI (UIL FOGGIA): “Altro che criteri selettivi per i licenziamenti; tutte le lavoratrici e i lavoratori vanno garantiti fino alla fine della pandemia”
“L’idea che in un momento così delicato per il nostro Paese si possa pensare a introdurre criteri selettivi per i licenziamenti fa rabbrividire”.
A dichiararlo Gianni Ricci, Segretario Generale UIL FOGGIA, in linea col Segretario nazionale UIL, Pierpaolo Bombardieri che, a tal proposito ha precisato: “Blocco dei licenziamenti selettivi? Sbagliato! Bisogna coprire tutte le lavoratrici e i lavoratori e tutte le aree di crisi”.
“Siamo tutti consapevoli del fatto che, a partire dal 31 marzo 2021, con la fine del blocco dei licenziamenti, fatte salve eventuali ulteriori proroghe, l’Italia potrebbe attraversare un momento ancora più duro di quello attuale. Nel momento in cui i sindacati sono impegnati, anche a livello territoriale e provinciale, a costruire una nuova concertazione per sfruttare al meglio il Recovery Fund, è indispensabile garantire e supportare tutte le categorie lavorative, a partire da quelle più precarie e dalle aree di crisi”, afferma Ricci che precisa: “altro che criteri selettivi riteniamo, invece ancora oggi valida la proposta che CGIL, CISL e UIL lanciarono qualche mese fa: proroga dei sostegni alle imprese e all’economia, della cassa Covid, delle ulteriori indennità e tutele in caso di disoccupazione fino al termine della pandemia”.
RICCI (UIL FOGGIA): “Altro che criteri selettivi per i licenziamenti; tutte le lavoratrici e i lavoratori vanno garantiti fino alla fine della pandemia”
“L’idea che in un momento così delicato per il nostro Paese si possa pensare a introdurre criteri selettivi per i licenziamenti fa rabbrividire”.
A dichiararlo Gianni Ricci, Segretario Generale UIL FOGGIA, in linea col Segretario nazionale UIL, Pierpaolo Bombardieri che, a tal proposito ha precisato: “Blocco dei licenziamenti selettivi? Sbagliato! Bisogna coprire tutte le lavoratrici e i lavoratori e tutte le aree di crisi”.
“Siamo tutti consapevoli del fatto che, a partire dal 31 marzo 2021, con la fine del blocco dei licenziamenti, fatte salve eventuali ulteriori proroghe, l’Italia potrebbe attraversare un momento ancora più duro di quello attuale. Nel momento in cui i sindacati sono impegnati, anche a livello territoriale e provinciale, a costruire una nuova concertazione per sfruttare al meglio il Recovery Fund, è indispensabile garantire e supportare tutte le categorie lavorative, a partire da quelle più precarie e dalle aree di crisi”, afferma Ricci che precisa: “altro che criteri selettivi riteniamo, invece ancora oggi valida la proposta che CGIL, CISL e UIL lanciarono qualche mese fa: proroga dei sostegni alle imprese e all’economia, della cassa Covid, delle ulteriori indennità e tutele in caso di disoccupazione fino al termine della pandemia”.