SAN SEVERO: AGGREDISCE L’AUTISTA DI UN AUTOBUS DI LINEA E POI ANCHE I CARABINIERI. ARRESTATO UN PLURIPREGIUDICATO DEL LUOGO.
I Carabinieri della Compagnia di San Severo, in questi giorni impegnati in una straordinaria attività di presidio e controllo del territorio, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di Stefano Gualano, classe ’85, con numerosi precedenti tra cui rapina e spaccio di sostanze stupefacenti.
I fatti si sono svolti nella mattinata odierna presso il piazzale della Stazione Ferroviaria, a pochi metri dal luogo in cui alcuni giorni fa sono stati esplosi i colpi di pistola contro un mezzo della Polizia di Stato.
L’autobus di linea delle Ferrovie del Gargano si trovava in sosta in attesa di partire alla volta di Roma. Mentre alcuni passeggeri salivano all’interno del mezzo, sopraggiungeva uno scooter condotto proprio dal Gualano che parcheggiava davanti al pullman impedendo al mezzo di effettuare le manovre per partire.
L’autista chiedeva al Gualano di spostare lo scooter e quest’ultimo, per tutta risposta, iniziava a insultarlo e, estratto un cacciavite, lo minacciava di morte. L’autista riusciva a salire rapidamente sul mezzo e a chiudere tutti gli accessi, impedendo così al Gualano di salire e aggredire anche i terrorizzati passeggeri presenti. A quel punto, sempre continuando con le minacce e gli insulti, l’uomo iniziava a colpire ripetutamente e con estrema violenza il parabrezza del mezzo, infrangendolo, e cagionando un danno di circa 6000 Euro.
Proprio in quegli istanti si trovava a transitare sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, impegnata negli straordinari servizi di controllo, che si accorgeva immediatamente di quanto stava accadendo e prontamente interveniva. L’uomo alla vista dei militari cercava di fuggire ma veniva immediatamente raggiunto, ingaggiando una breve colluttazione con i Carabinieri che lo disarmavano e lo bloccavano dichiarandolo in arresto.
Al Gualano, peraltro sprovvisto di patente, veniva sequestrato anche lo scooter in quanto privo di assicurazione. Tradotto in carcere in attesa di giudizio direttissimo, dovrà rispondere dei reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato e interruzione di servizio pubblico.