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SAN SEVERO: Don Andrea Shamwana Wa Ilunga, 15 anni di dedizione alla comunità di San Severo.

Volto noto in Città ed apprezzato oratore, Don Andrea Shamwana Wa Ilunga è nato il 20 settembre 1959 nei pressi di Mbuji-Mayi, una metropoli con oltre un milione di abitanti nella Repubblica Democratica del Congo. Dopo aver completato gli studi seminariali, è stato ordinato presbitero nel 1990 per la Diocesi di Luiza, suffraganea dell’Arcidiocesi di Kananga. Nei primi anni del suo sacerdozio, ha svolto il suo ministero nel territorio ora appartenente alla neonata diocesi di Tshilomba.

Successivamente, Don Andrea si è trasferito in Europa, dove ha prestato servizio come parroco nella Diocesi di Namur, in Belgio. La sua volontà di approfondire la sua formazione lo ha poi portato a Roma, dove ha ottenuto la Licenza in Teologia Pastorale con una specializzazione in pastorale sanitaria presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 2002 al 2005 ha poi lavorato come cappellano presso l’Ospedale San Camillo de Lellis di Roma.

Nel 2005, su richiesta dell’allora vescovo di San Severo, Mons. Michele Seccia, si è incardinato nella diocesi di San Severo, iniziando il proprio servizio pastorale a Lesina presso la parrocchia Maria SS.ma Annunziata, per poi continuare il proprio servizio in varie comunità parrocchiali, dapprima come vice-parroco presso la Parrocchia Cristo Re di San Severo, poi come Amministratore della Parrocchia Madonna della Divina Provvidenza in San Severo, presso la chiesa rettoriale della SS.ma Trinità in San Severo, presso la parrocchia Spirito Santo in Torremaggiore e nella parrocchia Maria SS.ma del Rosario di Apricena.

Nel 2011 mons. Lucio Renna lo nomina vice-parroco della Parrocchia Cattedrale “Santa Maria Assunta” di San Severo. Durante il suo lungo servizio in questa comunità, si è dedicato con passione alla formazione dei giovani e all’assistenza agli anziani, lavorando fianco a fianco con il Parroco, don Giuseppe Ciavarella, la sua presenza attiva e il suo impegno sono diventati un punto di riferimento per la comunità locale.

«Nella Città di San Severo come prima a Lesina sono stato accolto molto bene, non ho avuto difficoltà a integrarmi.» – aggiunge don Andrea – «A proposito di ciò devo dire che per quanto riguarda l’integrazione il mondo laico è molto in avanti rispetto al mondo religioso, non nutre alcun pregiudizio. Ha già superato la logica secondo cui “non si può dare il pane dei figli ai cagnolini”, guarda anzi alla competenza. Per quanto riguarda la Chiesa è una buona casa di Dio, casa di tutti i popoli, ma si fa ancora molto fatica per una vera apertura. Sento che c’è molta resistenza, molta esitazione e cautela. Credo che il nemico di ogni buona integrazione siano proprio i pregiudizi.

I pregiudizi ti danno spesso una lettura sbagliata della persona che sta davanti a te. Secondo me la diversità è una ricchezza. I sanseveresi sono persone brave, aperte, accoglienti, persone perbene in tante cose. È una gente che mi piace, a cui basta conoscerti meglio per rispettarti. Le feste religiose qui sono molto sentite. Anzi a parte la fede, esse veicolano anche le tradizioni di questo bel popolo. Sono patrimoni da proteggere, senza di esse anche la chiesa locale perderebbe molto.

Il mio contributo lo dò nei limiti delle mie responsabilità. La nostra Chiesa non è la Chiesa ” fai da te”. Essa è guidata da persone stabilite per evitare il disordine e un cammino l’uno diverso dall’altro. Ma c’è ancora tanta strada da fare.»

Attualmente, Don Andrea collabora con il Santuario Maria SS.ma del Soccorso di San Severo, dove quotidianamente celebra la Santa Messa, la sua lunga esperienza e il suo impegno costante sono una fonte di ispirazione, è molto apprezzato anche per la qualità e la concretezza delle proprie omelie, preparate con tanto studio, e che toccano il cuore di molti.

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