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SAN SEVERO: …e Festa sia! La Festa del Soccorso contagia di gioia tutta la Città.

Con l’inoltrarsi della primavera, ogni anno, non vi è pensiero che possa scalzare dalla mente di ogni sanseverese le preoccupazioni e le attese relative all’evento più atteso di ogni anno nel mese di maggio: la festa patronale in onore di Maria SS.ma del Soccorso, tradizionalmente celebrata nella terza domenica.
Quest’anno l’impressione è stata quella di avere una festa più lunga, anticipata dalla Peregrinatio del simulacro della Vergine che ha visitato due quartieri storici della Città prima di giungere in Cattedrale nella prima domenica del mese di maggio, lo scorso 5 maggio.
La nostra festa patronale, infatti, è un evento multiforme che con le barocche processioni e le batterie alla sanseverese mette insieme sacralità e folklore, devozione e passione, che richiama dalle proprie sedi i tanti sanseveresi che si trovano fuori per studio o lavoro ed attira ogni anno migliaia di turisti e visitatori.
Già da queste poche righe è facile comprendere quale sia l’attenzione e la mole degli interessi economici che ruotano attorno alla Festa, ed è facile intuire perché vi sia l’esigenza di avere certezze e di dialogare direttamente con gli attori istituzionali coinvolti nell’organizzazione, e c’è da dire che non ne sono pochi.
Sia per questioni storiche che per mere beghe personali, infatti, ogni anno aumentano esponenzialmente nel numero le associazioni e i “rioni” coinvolti nell’organizzazione di batterie processionali e serali, ingenerando ulteriore confusione tra le persone e gli sponsor.
E di questa confusione abbiamo già registrato delle recenti conseguenze: infatti ancora oggi, a distanza di un anno, sono forti i malumori rispettivamente allo slittamento dei festeggiamenti a cui si è assistito lo scorso anno, nel 2023, complice il meteo incerto e (forse) anche la poca tempestività di organizzatori ed amministratori locali nell’approntare i dovuti i controlli e nel rilasciare le autorizzazioni.
Ma i chiacchiericci sulla festa patronale sono sempre fisiologici: ora l’addobbo è troppo scarno, ora le luminarie troppo modeste, ora il cantante scelto per chiudere i festeggiamenti è troppo antiquato, ora troppo giovane. Sulla Festa del Soccorso ci sarà sempre qualcuno in dissenso con qualcun altro.
Su una cosa siamo tutti d’accordo: queste lamentele termineranno in un fragoroso applauso questa domenica, quando vedremo la Vergine del Soccorso accompagnata dagli Arcangeli e dai santi Severo e Severino varcare il portone della Cattedrale, sarà quello un momento di gioia, di preghiera e di catarsi collettiva, che ogni anno si ripete e che ci vedrà, ognuno a modo suo, gioire come figli.

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