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San Severo: esperienze dall’Epicentro, a 30 anni dalla nascita

Per me non è semplice parlare dell’Epicentro perché riuscire a descrivere un amore cosi grande non è facile.
Ho iniziato a frequentare l’Epicentro per caso, per stare insieme a mia sorella e alla mia migliore amica, non mi interessava partecipare a nessuna iniziativa, avevo 14 anni e volevo solo divertirmi. Poi, con il passare del tempo, ho partecipato a tutti gli eventi organizzati da don Nico e posso dire con estrema sincerità che tutte le esperienze hanno formato il mio carattere e la persona che sono oggi.
L’Epicentro non è solo il posto dove ho passato tutta la mia adolescenza, ma ritengo che sia casa mia perché è l’unico luogo in cui so di essere sempre accolta, senza essere giudicata, dove mi sento libera, dove posso esprimere il mio pensiero senza paura di essere attaccata.
Non è facile, se non impossibile, trovare un luogo nella nostra città che possa essere un punto di riferimento per i giovani e io mi ritengo molto fortunata ad aver incontrato nel mio cammino l’Epicentro e don Nico.
Lì ho trovato i miei più cari amici, anche questo per caso, ognuno con la sua storia e tutti con la voglia semplicemente di stare insieme. Quelli che non senti tutti i giorni, ma sai di poter contare sempre su di loro perché il bene va oltre tutto.
Una delle cose che mi ha sempre affascinato dell’Epicentro è la missione perché sono riuscita a guardare la fede da un’altra prospettiva ovvero non come qualcosa che si è costretti a fare perché cristiani ma come una vera e propria strada da seguire per non smarrirci durante il cammino.
Come dice qualcuno, tutto accade e non è un caso.
Grazie Epicentro, buon compleanno!
Giulia Gassi

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