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San Severo: “I ragazzi di Cristo Re” una Reunion dopo oltre 60anni

A volte è il ricordo degli anni passati tra i banchi di scuola, oppure  i dodici mesi di caserma o invece il periodo trascorso in una associazione di volontariato. Questa volta a riunire 14 ultrasessantenni è stata l’esperienza vissuta in chiesa  per aiutare il sacerdote nella celebrazione eucaristica. Infatti si sono riuniti dopo oltre 60 anni “I ragazzi di Cristo Re” per rivivere insieme al parroco le emozioni che provavano da adolescenti nell’assistere il sacerdote celebrante durante la messa. Eccoli in posa sulle scale della chiesa di Cristo Re. Hanno risposto presente all’appello: Fernando Morlino, Luca Sardella, Valentino Villani, Fernando Villani, Genesio Palmisano, Nicola Marcello, Pinuccio Pinto, Luciano Rometti, Pinuccio Manzone, Luciano Sguera, Pasquale Giuliani, Alberto Tarollo. Sono tutti gli ex ragazzi che negli anni ’60 servivano la messa che dopo oltre 60 anni hanno deciso di incontrarsi insieme e rivivere la gioia e le emozioni di una volta. Quindi al mattino del giorno prestabilito si sono incontrati sul viale della Stazione per un caffè per poi spostarsi nella chiesa e seguire la celebrazione. Per tutti la giornata è stata ricca di emozioni e incontri significativi, con un programma ben organizzato. Alle 10.30 tutti i partecipanti si sono incontrati presso la Chiesa di Cristo Re di viale Matteotti, alle 11 hanno seguito la celebrazione eucaristica officiata dal parroco don Massimo Gagliardi. La messa è stata per tutti  un momento di preghiera e ringraziamento. Dopo la funzione religiosa il gruppo si è diretto al cimitero di via san Marco  per una visita emozionante per ricordare gli amici scomparsi e condividere momenti di riflessione. “È stata una grande emozione – spiegano alcuni ex chierichetti -, rincontrarsi di nuovo tutti nella sacrestia della chiesa come tanti anni fa. Abbiamo ricordato episodi e aneddoti che il tempo non è riuscito a cancellare. È stato bello rivedere persone con cui abbiamo condiviso sentimenti di gioia e tante emozioni”.  L’incontro ha rappresentato non solo un ritorno alle radici, ma anche l’opportunità per rafforzare i legami tra i partecipanti, consolidando l’importanza della comunità e della storia condivisa.

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