Natale tempo di regali ma, soprattutto, tempo di solidarietà. Raccolte di generi di prima necessità, cene di beneficienza ed ogni altra iniziativa concretamente atta a far tornare, anche se per poco, il sorriso a chi, purtroppo, lo ha dimenticato. In questo periodo, ci si rende conto di quanto, a volte, si è inerti nei confronti di chi si è trovato, suo malgrado,
catapultato in situazioni di dolore senza averle scelte. C’è, poi, chi decide di dedicarsi agli altri sempre, anzi di farne un lavoro e uno scopo di vita. Può accadere, però, che qualcosa non vada per il giusto verso e ci si trova a dover fare i conti con un tumore. Un male improvviso che non ti da il tempo di fare le ultime scelte o di dar valore alle tue volontà. Tra i tanti eventi che hanno avuto luogo in questo dicembre foggiano, uno, in particolare, mi ha colpita. Lo scorso 5 dicembre, a San Severo, presso l’Istituto scolastico E. De Amicis si è tenuta l’inaugurazione dell’angolo di Orientina. Ci sono donne che continuano la loro missione anche quando abbandonano la vita terrena. Donne che, nonostante il mostro di una grave malattia abbia azzerato i loro giorni, la loro opera per gli altri non si arresta. E’ il caso di Stella Oriente Leccisotti una maestra di sostegno scomparsa prematuramente nell’agosto di questo anno. Una vita al servizio dei bambini diversamente abili. Io ho avuto modo di conoscerla come madre e come donna. Ogni volta non mancava un riferimento ai suoi “tesori”; loro erano la sua gioia. Sapete, Stella non aveva bisogno di schierarsi tutti sapevano che lei era i bambini! Degli adulti, spesso, l’ho sentita lamentarsi di quanto fossero freddi e cinici; ma di loro mai. A volte la vedevo stanca ma diceva che era felice perché si sentiva davvero utile. Ora, purtroppo, i suoi bambini non potranno più vederla aggirarsi tra i banchi ma qualcosa di importante lei lo ha lasciato. I suoi ideali hanno fatto si che sua figlia Flavia donasse dei fondi per l’acquisto di percorsi multifunzionali e la stessa scuola ha realizzato “L’angolo di Orientina” ovvero un laboratorio per le attività dei bambini che hanno bisogni educativi speciali. Natale è anche tempo di miracoli e questo, nel suo piccolo, lo è se pensiamo che ognuno di noi, spesso, è proiettato su se stesso e nei confronti dei propri bisogni. Non smetterò mai di credere agli angeli e per me Stella lo è stato e lo è tuttora.
Antonella Zuppa
Referente per Foggia e provincia
Dipartimento Tutela Vittime della Violenza FdI
