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San Severo: l’albero mai vegetato e mai sostituito raccoglie solo escrementi e immondizia

Com’è possibile constatare, a prescindere dalle numerose segnalazioni dei cittadini, il “pollice verde” dei sanseveresi è “verso”: verso il basso, purtroppo. Una maggiore attenzione, porterebbe a spendere meno e ottenere risultati migliori. Tornando al concetto filosofeggiante, della “bacchetta magica”, già usato in altre circostanze, è chiaro che le problematiche, per essere risolte, hanno bisogno di un tempo ragionevole e soprattutto di risorse economiche. Ma anche piani mirati e redatti in modo tecnico e competente, che vadano a ben razionalizzare le esigue risorse e sanare realtà cittadine (piazze, viali, parchi, aiuole, ecc.) che sono sofferenti. Come la segnalazione di un albero che non ha mai vegetato, in piazza Severino Leone e raccoglie solo escrementi di cani e immondizia di varia natura. Il tutto coperto dalle erbe infestanti che proliferano insieme a insetti di varia origine. I residenti si sono rivolti da due anni agli uffici comunali preposti per la sostituzione dell’albero ormai secco e la pulizia della piazza. La stessa, in diverse occasioni, è stata liberata dalle erbe infestanti grazie alla buona volontà di due cittadini. La chiave di volta, come in tutti gli altri settori è la programmazione e la manutenzione costante, con la spesa necessaria a realizzarla. Se l’aria di San Severo è ancora accettabile, lo si deve a quei 30 ettari circa di “polmone verde” e allo scarso inquinamento atmosferico. E cosa dire delle tante palme cittadine “incappucciate”, perché prese di mira dal temibile e malefico “Rhynchophorus ferrugineus” (punteruolo rosso) e ciò vale anche per le palme nei giardini privati, che hanno bisogno di trattamento fitosanitario previsto e costante. E il verde di Parco Baden Powell?

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