Tra il 1951-1952 l’Istituto INA CASA costruiva in zona porta Foggia di San Severo un grandissimo complesso immobiliare con abitazioni da assegnare a numerosi professionisti della città (maestri, professori, impiegati comunali e statali, etc.) aventi diritto in base a graduatorie stilate e approvate. Nasceva così il nuovo QUARTIERE <INA CASA> PORTA FOGGIA costruito sul lato destro dopo l’ex Cinema Marchitto in via Sorriso (oggi via Lambruschini). Tale quartiere, protetto da una murata perimetrale poi abbattuta, contava tantissime famiglie che hanno permesso la creazione di un nutrito gruppo di giovani, fraterni amici, i quali hanno poi dato vita ad un vero e proprio CENTRO SOCIALE autogestito. Quei circa 70 ragazzi dedicavano allo studio quanto era necessario per rispetto dei sacrifici dei genitori ma anche per dovere nei confronti della società locale che cresceva velocemente. Quei giovani amavano diverse attività sportive, i giochi dell’epoca, gli svaghi e le avventure lecite. Ma il loro interesse primario era il gioco del calcio praticato anche in vari tornei cittadini spesso con esiti vittoriosi (Audax, Salesiani, etc.). Intanto la fama di quartiere aggregante e di crescita sociale permetteva a tale folto gruppo giovanile di ospitare coetanei di studio provenienti da altre zone della città prive di valide iniziative. Naturalmente in questa breve ricostruzione storica sarebbe compito arduo raccontare la marea di episodi vissuti da quei giovanissimi in un ventennio di crescita comune fino alla naturale scissione del gruppo dovuta all’inizio degli studi universitari o ad impieghi lavorativi. Il 22 marzo, proprio per ricordare lo straordinario periodo vissuto insieme, alcuni rappresentanti dello storico gruppo <INA CASA> hanno dato vita ad un amichevole incontro con pranzo, organizzato dall’attivissimo GIUSEPPE MASTRODONATO, iniziativa alla quale hanno preso parte ANTONIO e CARMINE APPARENTE, DIEGO e NANDO MATARANTE, FRANCO ed EDO D’ANTUONO, EMILIO e GIGI RAVALLESE, ANTONIO CARLO CUPAIOLO, CIRO de LETTERIIS e GIOVANNI COLOGNO.
GIGI RAVALLESE
