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SAN SEVERO – Marino: «Bonificare la periferia dalle discariche abusive significa combattere gli evasori e le illegalità ambientali»

Assistiamo, impotenti, all’abbrutimento della nostra periferia dalla invasione continua di rifiuti e scarti di materiali edili. Un’immagine triste anche per la nostra campagna, da sempre fiore all’occhiello della città, e per gli ingressi della città sempre più disseminati da cumuli di immondizie

 

con un biglietto da visita poco edificante per chi viene a visitarci. Servono bonifiche immediate, idee razionali e prevenzione per evitare che ciò continui a verificarsi. La soluzione passa attraverso controlli più mirati coordinati dalla polizia locale magari con l’ausilio delle forze di volontariato da sempre molto attente a questi fenomeni. Dino Marino, consigliere regionale e candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di maggio, ha analizzato nel corso di una riunione con il suo gruppo di lavoro la problematica sollevata da più di un elettore e in più di una occasione finito sotto le lenti degli organi di in formazione.
«Un  fenomeno a cui l’amministrazione comunale ha sempre assistito impotente – incalza Marino – e accentuato da quando in città è scattata la raccolta differenziata. Evasori della tassa raccolta rifiuti perlopiù che, per eludere i possibili controlli incrociati preferiscono disfarsi delle immondizie di casa buttandole nelle nostre campagne e lungo le strade poderali. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: ovunque campeggiano buste di plastica, copertoni, ma anche inerti provenienti da cantieri grazie allo squallido comportamento di qualche imprenditore edile che preferisce l’illegalità all’utilizzo delle discariche attrezzate». Situazione che si trascina da anni e mai risolto, se si fa eccezione per qualche multa e sequestri preventivi da parte dell’autorità giudiziaria. «Sappiamo che è un fenomeno difficile da combattere – riprende il candidato sindaco del centrosinistra – ma occorre intervenire e con forza per ridurre e poi eliminare questo modo di fare che sono anche illegalità. Appena m’insedierò a Palazzo Celestini, costituirò una “task force” con la polizia locale per studiare soluzioni più idonee. Non escluso l’installazione di telecamere per la videosorveglianza delle aree a rischio».

 

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