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Serie A: i segreti dell’Inter di Inzaghi

Salvo quasi impossibili colpi di scena, nelle prossime giornate l’Inter si classificherà Campione d’Italia per la ventesima volta, andando ad aggiungere una stella sulla propria maglietta. L’ironia del destino potrebbe metterci lo zampino e far laureare la formazione di Inzaghi proprio il giorno del derby con i cugini, generando non poche preoccupazioni nei tifosi dell’altra sponda.

In attesa di vedere Lautaro e compagni sfilare per il capoluogo meneghino a bordo del consueto pullman scoperto, concentriamoci su quelle che sono state le armi usate da Simone Inzaghi per dominare il campionato di serie A praticamente dalle prime giornate, uscendo dalla Champions in modo abbastanza sfortunato con l’Atletico Madrid, attualmente in vantaggio per quanto riguarda il passaggio del turno con il Borussia Dortmund.

La certezza della difesa con un diamante raro sulla fascia

Parlando della difesa dell’inter, è impossibile non partire da quello che costituisce il diamante più prezioso, probabilmente ad oggi uno dei migliori terzini in Europa. Era dai tempi di Maicon, seppure dalla parte opposta, che non si vedeva un giocatore di fascia come Dimarco, terzino sinistro avvezzo al goal e dal tiro potente, che consuma la sua corsia e mette in difficoltà qualsiasi avversario che ha davanti, facendo la fortuna di tutti i fantacalcisti.

Attorno a lui è costruita una difesa estremamente solida, partendo da un grande portiere come Sommer, degno erede di Handanovic, per arrivare ad Acerbi, recentemente coinvolto in una scomoda polemica con Juan Jesus ma sempre al centro del progetto per abnegazione e concentrazione. Stesso discorso vale per un Darmian, che non sbaglia una partita, e Bastoni, ormai affiatati e perfettamente coordinati per giocare insieme.

I ballottaggi in difesa sono di tutto rispetto, come quello tra Darmian e Dumfries o Bastoni e Carlos Augusto, per mostrare come una delle armi di Inzaghi sia proprio una rosa lunga e profonda, che l’allenatore ha dimostrato di saper padroneggiare bene senza mai correre rischi, come quando sistematicamente richiama in panchina il giocatore ammonito.

Forza, gamba e fantasia per il centrocampo di Inzaghi

Per dominare il campionato italiano serve un centrocampo tosto e determinato e, parlando di personalità, quello dell’Inter non difetta certamente e porta la quadra a risultare sempre vincente nei pronostici sul sito betlem.me.

Ciò che però emerge maggiormente da questo settore è la classe, grazie al connubio spesso contemporaneo di giocatori come Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella, in grado di creare giocate in qualsiasi momento e fungere da raccordo tecnico tra difesa e attacco.

Nelle ultime settimane, culminate con l’importante goal nei minuti finali con l’Udinese, il giovane Frattesi si sta ritagliando un ruolo sempre più importante, passando da subentrante fisso a pedina schierata nei primi minuti.

Completano il quadro ottimi rincalzi, che farebbero la fortuna di diverse squadre, come il talentuoso Sensi e Asllani.

Le magie di Lautaro e la dirompenza di Thuram

Uno dei segreti di Inzaghi è certamente la sua grande capacità di mettere ogni giocatore nel suo ruolo, senza strafare e facendo rendere tutti al meglio.

Questo è il caso del suo attacco, che quest’anno ha segnato valanghe di goal contando sull’ispirazione costante di Lautaro e la forza dirompente di Thuram, in grado di ambientarsi immediatamente nel campionato italiano e non far rimpiangere un signore che di nome da Edin Dzeko.

I giocatori in panchina hanno saputo farsi valere nei momenti in cui sono stati chiamati in causa, come un Arnautovic sempre voglioso e in palla e un Sanchez che ritrova ancora lo spunto dei bei tempi.

La squadra di Simone Inzaghi è completa in ogni reparto, in grado di offrire un gioco a tratti esaltante, semplice nelle sue geometrie ma estremamente efficace, perché realizzato da interpreti fantasiosi ma disciplinati, esattamente come il loro allenatore, sempre attento ai dettagli e ai pericoli di ogni partita.

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