Nei prossimi giorni compirà 77 anni suonati. A guardarlo bene non li dimostra perché si conserva integro e solido. Tutti lo possono ammirare nella sua austera imponenza e nel suo stile neo-classico. E’ venuto alla luce, nel giardino del monastero delle Suore Benedettine, nel lontano 1937, esattamente la sera del 9 dicembre. E’stato subito adottato da tutti i Sanseveresi che sono accorsi a
vederlo. Mai adozione fu così felice. Per lui gli anni non passano mai e guarda tutti i Sanseveresi…dall’alto in basso. La sua non è arroganza, né supponenza, ma autorevolezza. Del resto in tutta la Puglia per alcuni anni non è stato secondo a nessuno, sempre lì, serio e immobile, tra Corso Garibaldi e via Tiberio Solis. Intanto generazioni di Sanseveresi si sono avvicendate mutando costumi, modelli culturali, indirizzi politici. Ne ha viste di tutti i colori: dentro e fuori. Se potesse parlare ne racconterebbe di cose, ma la cifra stilistica che lo contraddistingue è il silenzio e la discrezione. Bisogna frequentarlo spesso, soprattutto dal di dentro, perché è lì che ti trasmette ancora più forti emozioni. Quando ti fai coinvolgere dal suo aspetto interiore è impossibile che ti lasci indifferente. Voi non immaginate l’effetto“incantatorio” che provoca soprattutto a quei fortunati bambini che lo hanno conosciuto, mentre agli adulti incute rispetto, persino timore. Naturalmente c’è stato, nel corso degli anni, chi gli ha mancato di rispetto ma ha trovato subito chi ha saputo rimediare alle offese. Non sarebbe elegante, proprio per i suoi 77 anni, stare a ricordare episodi sgradevoli. Bisogna guardare al futuro e augurargli il doveroso: “cento di questi giorni”. Vanno sottolineati anche l’amore e la generosità di tanti Sanseveresi, che gli hanno dedicato passione, cura e ammirazione. Lo hanno fatto quando si chiamava “LITTORIO”, quando lo hanno chiamato “TEATRO COMUNALE” e quando lo hanno ridenominato “GIUSEPPE VERDI”. Intere generazioni di spettatori-cittadini lo hanno considerato un monumento della propria identità, un punto di riferimento irrinunciabile. Oggi, coscienti eredi dello spirito che guidò le passate generazioni nell’immaginare e realizzare il “Verdi”, ripensiamo al motto che brilla tuttora sull’arcoscenico : ” Ars lumen vitae”, un motto che vive da 77 anni nel nostro Teatro e che le future generazioni dovranno continuare a far brillare. Auguri!
MICHELE MONACO
