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TORREMAGGIORE. L’AZIENDA DE CESARE SI CONFRONTA PUBBLICAMENTE

Anche l’azienda di Torremaggiore dei F.lli DE CESARE, ha subito un infimo attentato, messo a punto da ignoti, Domenica scorsa.

Come l’ANTICA CANTINA di San Severo, essa è stata irreparabilmente danneggiata dalla fuoriuscita di un ingente quantitativo di vino dai silos, che aveva affittato presso le Cantine Padre Pio.

È una cooperativa legata al territorio, gestita da persone oneste e perbene.
Ed è dura fare i conti con una riprovevole realtà che si è presentata in un modo così violento e terribile.

Per discuterne, Giovedì 24 Ottobre, presso la sua sede, in Via Casalvecchio, al km. 1,5, si è tenuto l’incontro “FERMENTO DI LEGALITÀ”, a cui hanno partecipato i Sindaci della Città di Torremaggiore, Emilio DI PUMPO e di San Severo, Francesco MIGLIO, (entrambe le cittadine risultano colpite); Paolo CAMPO, del Consiglio Regionale della Puglia; Gisella NATURALE, parlamentare (Commissione Agricoltura) e Dante DE LALLO, Direttore GAL DAUNIA RURALE 2020.

Nell’occasione il GAL DAUNIA RURALE 2020, che opera con grande supporto alle Aziende, ha presentato il bando 1.2 ‘Vendita diretta nelle imprese agroalimentari’.

La serata, moderata dalla bravissima Marzia CAMPAGNA, è iniziata con il prezioso intervento del Monsignor Giovanni CHECCHINATO, e con le sue parole di fede e di conforto.

Ad esordire il Sindaco Emilio DI PUMPO:
“La famiglia DE CESARE ha bisogno, come L’ANTICA CANTINA, di sentire la VICINANZA dei CITTADINI. Si è trattato di un ATTENTATO alle Comunità ed alle basi di libertà socio-economiche. È stato prodotto un DANNO ai lavoratori. È un DANNO al sangue ed al sudore degli agricoltori! Noi tutti dobbiamo dare il massimo segnale mediatico” e, rivolgendosi ai fratelli DE CESARE che erano accanto: “NON SIETE SOLI. SIAMO TUTTI AL VOSTRO FIANCO!”, seguito da un applauso corale e sentito.
“Il danno c’è ed è materiale. Vogliamo arrivare e farci sentire bene dalle Istituzioni. La nostra terra spesso viene dimenticata ed invece merita attenzione. Come meritano considerazione gli agricoltori che, per evitare di essere derubati, sono costretti a lavorare di giorno e dormire di notte nelle campagne. Ricordiamo che ‘ritirare un prodotto rubato è uguale alla ricettazione’. Torremaggiore, come San Severo, reagisce! Un applauso caloroso alla famiglia DE CESARE!”, ha quindi concluso Emilio DI PUMPO.

La parola è passata al Sindaco di San Severo, Francesco MIGLIO, il quale ha dichiarato:
“C’è bisogno di fare rete tra le nostre comunità contro tali figure delinquenziali. In Prefettura abbiamo proposto il Tema della LEGALITÀ e della SICUREZZA in AGRICOLTURA, chiedendo di INTENSIFICARE IL CONTROLLO nelle campagne, così come nei frantoi, per salvaguardare e tutelare i Cittadini. Oggi ci sono due realtà pesantemente segnate. Dobbiamo chiedere attenzione alla Regione Puglia e la senatrice NATURALE può essere di SUPPORTO. È importante sia la PRESENZA che la SOLIDARIETÀ CONCRETA. Aggiungo che da un fatto negativo ne emerge sempre uno positivo ed infatti le comunità, che non sono indifferenti, hanno dato prova di saper fare SQUADRA”.

È stato un confronto costruttivo e contraddistinto da un forte spirito fraterno.
Lo stesso che alberga tra fratelli che si vogliono davvero bene, come Leonardo e Roberto DE CESARE ed è stato tanto triste percepire nei loro visi, più che rabbia, un’enorme tristezza.
Roberto ha ringraziato calorosamente tutti i presenti e l’Amministrazione Comunale, proseguendo con tono inizialmente pacato:
“ABBIAMO RICEVUTO UN ATTENTATO VERO E PROPRIO!”, ma poi si è molto commosso… insieme a tutti… (la penna non riesce nemmeno a descrivere).
“Abbiamo visto il nostro prodotto buttato lì. Non ci sono parole. È un’immagine che non si può cancellare, ma dobbiamo dire grazie alla nostra famiglia che è sempre al nostro fianco e ringraziamo voi tutti per la vicinanza. Si può e si deve superare quanto è successo… Siamo fiduciosi nelle autorità. I controlli aumenteranno… Dobbiamo essere uniti tutti perché IL LAVORO È DI TUTTI E DOBBIAMO LAVORARE TUTTI!”, ha concluso, con quelle che sembrano un gioco di parole, ma non lo sono affatto.
… La pesa lavorativa dovrebbe equivalersi… pur se si palesa come una chimera…

Anche la senatrice Gisella NATURALE è intervenuta su questo doloroso episodio: “È un momento triste, ma pieno di speranza. Vedere tutto quel prodotto riverso, frutto di tanti sacrifici e lavoro, è inaccettabile! Non esiste logica che tenga. É un piacere vedervi in tanti come parte di UNA COMUNITÀ CHE FA DELL’ONESTÀ LA SUA BANDIERA. Dalle tragedie vengono poi anche le soluzioni ed io mi farò portavoce verso le Istituzioni, affinché possano prendersi provvedimenti utili. Ho a cuore la mia terra e dobbiamo ESSERE TUTTI COESI NEL DENUNCIARE! DAL DRAMMA OCCORRE RINASCERE!”.

“Il tempo si spera che cancellerà i brutti ricordi… ed io mi auguro che ci rivedremo tutti insieme in un’occasione più bella. QUELLA DEL RISCATTO”, le parole scandite, alla fine del suo discorso, da Roberto DE CESARE.
Frasi che tuonano come mine, in quel campo dove solo VERI UOMINI DIMOSTRANO DI SAPER RESISTERE E COMBATTERE CON IMMENSO CORAGGIO.

Elisabetta Ciavarella

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