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Traffico e…traffici! In città manca la percezione del presidio del territorio

Dopo il grave fatto di cronaca nera, i cittadini meditano e riflettono. Ciò vuol dire anche tener conto di un degrado sociale che sta attanagliando la bella “Città dei campanili” e la pone dinanzi a quesiti come: Chi rispetta chi e cosa? Chi deve far rispettare chi e cosa? Degrado è un omicidio, degrado è gettare un sacchetto d’immondizia per terra, degrado è lasciare un’auto parcheggiata in modo prepotente e non curante delle esigenze del traffico. “Giovedì scorso, alle ore 18.00, una ragazza ha avuto un malore per strada, a Porta San Marco, in via

 

Francesco D’Ambrosio, ed è stato chiamato il 118 – dichiara Ciro Persiano – Ero lì per caso e non posso tacere, da cittadino ed ex amministratore comunale, che le auto parcheggiate in modo anarchico, su entrambi le carreggiate (e non è l’unica situazione, purtroppo) non hanno permesso all’ambulanza ed ai sanitari di arrivare vicino alla malcapitata. San Severo è diventata una zona franca! Ognuno fa quel che vuole! Si sparano per strada, traffico nel caos, rapine, bombe, ecc. una città nelle mani di delinquenti e prepotenti. Certamente non è un problema di facile soluzione – conclude Persiano – ma non si può lasciare senza controllo un territorio. Dove sono l’ordine e la sicurezza?” In effetti, il discorso della circolazione stradale è serio. Basta girare tra le parallele di corso Garibaldi quando è chiuso al traffico, o le confluenze a destra di corso Gramsci (strade chiuse completamente dalle auto parcheggiate), o la zona denominata “Catacubb”. In quelle situazioni, che andrebbero sanzionate in modo esemplare, è impossibile che un mezzo di soccorso possa entrare od uscire. Chi spiega, poi, di chi sono le responsabilità? Si rimette il tutto al deprecabile “gioco” del rimbalzo delle competenze?



Beniamino PASCALE

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