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TRICARICO A MIGLIO: “PRIMA DI RIORGANIZZARE, CHIEDA AI DIPENDENTI COMUNALI DI RISPETTARE IL CODICE ETICO”

di Nazario Tricarico

Apprendiamo da un comunicato dell’amministrazione comunale il riconoscimento di 98mila euro (debiti fuori bilancio) ad una società di vigilanza per prestazioni eseguite e per la quale “nonostante la scadenza della proroga dell’affidamento, non è seguita nessuna comunicazione di cessazione del servizio”. Miglio, arrabbiato con i funzionari comunali, annuncia azioni di riorganizzazione della macchina amministrativa. Che il Sindaco non abbia una reale consapevolezza del suo ruolo è un fatto oramai noto a tutti. Un’affermazione di questo tipo, dopo un anno di “amministrazione elettorale”, lo conferma pienamente.

Dal suo insediamento, ha creduto di poter risolvere i problemi del nostro apparato di gestione attraverso il “gioco delle tre carte”: spostando gente alla bisogna, cedendo e incamerando funzionari da altri enti, nominando una schiera di pensionati in staff, molto spesso per accondiscendere a classiche pressioni politiche. Caro Francesco, te lo dico da amico (Razzi cit.) , non è così che si amministra una città. Potrei entrare nel tecnico evidenziando tutte le gravi carenze organizzative del nostro apparato comunale, ma credo che la priorità, come in tutte le pubbliche amministrazioni, sia un’altra: mi riferisco ad esempio al rapporto tra personale dell’ente e politica locale, soprattutto in riferimento a quella “bieca prossimità” che sembra discendere da antichi favoritismi.

Mi spiego meglio. In un paese come il nostro è facilissimo che dipendenti comunali abbiano rapporti più o meno stretti con i rappresentanti politici locali. Questo non è di per se un problema, almeno fino a quando tali rapporti non sfociano in comuni strategie volte a governare in modo occulto determinati settori amministrativi, attraverso magari il passaggio più o meno lecito di informazioni d’ufficio. Prima di riorganizzare il personale dell’ente dunque, ragionando sulle varie funzioni al fine di evitare errori, occorre una volta per tutte far luce su determinati rapporti, utilizzando tutti gli opportuni strumenti normativi. In secondo luogo è necessario che la Giunta, dopo aver letto e studiato il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013 n. 62, si adoperi per porre in essere tutte le misure necessarie per monitorare ed eventualmente individuare quelle “relazioni pericolose” che possono condizionare negativamente il buon andamento della macchina comunale.

I dipendenti d’altro canto, hanno il sacrosanto dovere di collaborare ed osservare un doveroso contegno rispetto a certe amicizie. E’ una regola non scritta, come tante d’altronde, ma obbligatoria per una ineludibile questione di opportunità.

Nazario Tricarico Responsabile cittadino Italia Unica

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