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TROPPI ERRORI ARBITRALI NELLE LEGHE DILETTANTISTICHE

C’è bisogno di una terna arbitrale
Modugno – Nell’incontro tra INVICTUS LAM MODUGNO e REAL RODI GARGANICO, valevole per la 12esima Giornata del Campionato di Seconda Categoria Puglia Girone A.
Verso la fine del primo tempo sul risultato di 0-0 viene fischiato un calcio di punizione nella trequarti di campo della squadra di casa in favore della squadra ospite, cross al centro dell’area il portiere esce con i pugni per spazzare la palla, il pallone però finisce sui piedi del Centrocampista del Rodi che calcia in porta, rimasta sguarnita dopo l’uscita del portiere, il difensore del Modugno si butta per cercare di deviare il pallone in calcio d’angolo, ma nel farlo devia la sfera con il braccio, il direttore di gara assegna il calcio d’angolo in favore del Rodi, senza rammentare il tocco di mano.
Da lì scatta la polemica ed il rosso per il centrocampista del Rodi.
E qui parte la domanda generale, ma il guardalinee non ha ravvisato questo tocco? La risposta a questa domanda è “Il guardalinee non è presente”.
Infatti nei campionati dilettantistici, fino alla Prima Categoria, gli assistenti di gara non sono previsti nell’arbitraggio ufficiale, secondo le normative di designazione, facendo ricadere tutta la responsabilità solo sul singolo ufficiale di gara designato per l’incontro.
Non bisogna sottovalutare le Leghe Dilettantistiche, bisogna valorizzare queste piccole squadre che sognano in grande, in quanto sempre valutate come di “scarto” ma dietro allo “scarto” sono presenti i sogni di ragazzi che sperano un giorno di poter arrivare all’apice di quel sogno chiamato Serie A. Bisogna aiutare tutte quelle piccole società del calcio provinciale a poter coltivare questo sogno, perché dietro c’è il sacrificio di una società, il sacrificio di tanti ragazzi, giovani o adulti, che si vogliono divertire, ma serve un cambiamento.

Alessandro Cassotta

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