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UN ‘PROCESSO SOMMARIO’ SUI NOMI SANSEVERESI DELLA GRANDE GUERRA

di GIUSEPPE CLEMENTE

Ci è pervenuto in Redazione una nota del prof. GIUSEPPE CLEMENTE, Presidente del Centro di Ricerca di San Severo, che ospitiamo volentieri. Eccone il testo:

Ieri durante la conferenza sui Caduti di San Severo nella Grande Guerra tenutasi nella Biblioteca del Convento dei Cappuccini il dialogo culturale è stato sopraffatto da saccente livore, e, cosa molto più grave, a chi è stato per oltre un’ora offeso per aver dato un nome ai Caduti di San Severo nella Grande Guerra prima che lo facesse il relatore prof. ANGELO RUSSI sono stati concessi meno di dieci minuti per la replica. Roba da processo sommario!Mi aspettavo che il relatore parlasse del suo libro e non che coventrizzasse il mio, che a suo tempo è stato giudicato da studiosi molto, ma molto più esperti sull’argomento. Chi era presente potrà giudicare.

Io, uno dei tanti “poveracci” che si interessano di storia locale, abituato a frequentare da una vita studiosi di grande livello, le cui foto non ostento in pubblico per acquisire credibilità, ribadisco i criteri seguiti nel redigere l’elenco dei Caduti di San Severo, che sono quelli adottati in sede nazionale per la revisione in atto dell’Albo d’oro dei Caduti nella Grande Guerra. Cito per tutti il Centro Studi Storico Militare sulla Grande Guerra “Piero Pieri”, che,riprendendo l’Albo d’Oro, in cui i Caduti erano stati censiti per gruppi di provincie, “li ha rielaborati articolando i risultati per comune di nascita. I Caduti sono stati registrati nei comune di nascita e non nel comune presso il quale erano residenti al momento della partenza per il conflitto”. È facilmente immaginabile l’alterazione che subirebbero i dati ufficiali sui Caduti della Grande Guerra in Italia se, per un atto di profonda, e sotto certi aspetti anche condivisibile, pietà, essi venissero inclusi sia nell’elenco del comune di nascita che in quello di residenza all’atto della chiamata alle armi. Confermo il numero dei Caduti nati a San Severo (360) e quello dei caduti nati altrove (67).

Della sceneggiata che ne è seguita non vale la pena discuterne, evito sempre la bagarre e per questo non risponderò a nessun’altra provocazione sull’argomento.

Chiudo, per omaggio ai frati del Convento dei Cappuccini di San Severo che hanno organizzato la serata, con le parole di Iacopone da Todi: “Scienza acquisita – mortal si dà firita s’essa non è vestuta – de core humiliato”.

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