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UN PROTOCOLLO D’INTESA LOCALE PER LA COLLABORAZIONE TRA COMUNE, AGENZIA DELLE ENTRATE E GUARDIA DI FINANZA

di DESIO CRISTALLI

La Giunta Comunale, su relazione dell’Assessore al Bilancio,avv. LIBERA ONDINA INGLESE (nella foto), ha approvato un Protocollo d’Intesa che disciplina l’attività di collaborazione tra il COMUNE DI SAN SEVERO, l’AGENZIA DELLE ENTRATE e la GUARDIA DI FINANZA. Ciò nasce da una legge che prevede la partecipazione dei Comuni all’azione di contrasto all’evasione fiscale e contributiva in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate; ma questa collaborazione nasce anche da un Protocollo d’Intesa nazionale sottoscritto in Roma nel maggio 2014 dall’Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza, dall’ANCI e dall’IFEL, finalizzato a definire strumenti e soluzioni atti a favorire ed incrementare la partecipazione dei Comuni all’accertamento dei tributi statali. L’art. 5 di tale protocollo nazionale prevede, a livello territoriale, la sottoscrizione congiunta di specifiche convenzioni o protocolli d’intesa da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza con i singoli Comuni della regione di competenza. Il Protocollo d’Intesa sottoscritto in Bari l’11 marzo 2015 dall’Agenzia delle Entrate–Direzione Regionale della Puglia, la Guardia di Finanza–Comando Regionale Puglia e l’ANCI Puglia, finalizzato a definire attività e strumenti utili alla uniforme diffusione, su tutto il territorio regionale, del processo di partecipazione dei Comuni all’accertamento dei tributi statali tramite segnalazioni qualificate relative a diversi ambiti (commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fiscali all’estero, beni indicanti capacità contributiva). Il Protocollo d’Intesa ha validità biennale dalla data della sottoscrizione, con tacita proroga di un anno, salvo formale disdetta di una delle parti. Alla luce di tutto ciò, il Comune di San Severo, l’Agenzia delle Entrate territoriale e la locale Guardia di Finanza hanno ritenuto di aderire al citato Protocollo d’Intesa, condividendone motivazioni e finalità, con l’impegno di attivarsi efficacemente nell’attività di contrasto all’evasione fiscale anche sulla base delle indicazioni fornite dal gruppo di lavoro costituito in loco.E’ stata così ribadita in ambito locale la gestione unitaria “in collegamento” tra i diversi attori della fiscalità. Si tratta di fare rete e utilizzare le conoscenze dei fatti evasivi in una logica di multi-utilità per gli accertamenti di competenza dei diversi enti impositori. Va letta in questa direzione la disposizione dell’art. 1 del d.l. 30 settembre 2005 n. 203 che, per potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, ha riconosciuto ai Comuni una quota delle maggiori somme accertate e riscosse dall’Agenzia delle Entrate, a seguito della segnalazione di comportamenti evasivi e/o elusivi nel campo dell’IRPEF, dell’IRES, dell’IVA e del REGISTRO.La collaborazione del Comune deve sostanziarsi in segnalazioni “qualificate”, intendendosi per tali le posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi. Segnalare comportamenti evasivi o elusivi non vuol dire che gli atti, fatti e negozi debbano essere immediatamente e compiutamente traducibili in un avviso di accertamento di maggiori imposte.

Sono CINQUE gli ambiti delle possibili segnalazioni del Comune ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Il primo ambito delineato dal provvedimento, “COMMERCIO E PROFESSIONI”, consente al Comune di segnalare le irregolarità commesse da quei soggetti che svolgono attività commerciale/professionale in assenza di partita IVA attiva, che effettuano un’attività diversa da quella dichiarata o dichiarano ricavi incoerenti con l’attività esercitata, che sono interessati da affissioni pubblicitarie abusive o che, pur qualificandosi come “enti non commerciali”, svolgono prevalentemente attività lucrative.Le tipologie di segnalazione inserite nel secondo ambito “URBANISTICA E TERRITORIO” sono specificamente relative a soggetti che hanno realizzato opere di lottizzazione, anche abusiva, in assenza di correlati redditi dichiarati e soggetti che hanno partecipato ad operazioni di abusivismo edilizio; ma in tale macro-categoria sono tendenzialmenteconvogliate (anche se non esattamente rispecchiate dalle due categorie descritte) tutte le segnalazioni relative a redditi conseguiti in occasione di trasferimenti immobiliari (ad es. tutte le omissioni, totali o parziali, di plusvalenze conseguite in occasione di cessione di terreni con potenzialità edificatorie, o tutte quelle cessioni non correttamente valutate ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro, ecc.).Il terzo “PROPRIETÀ EDILIZIE E PATRIMONIO IMMOBILIARE” è l’ambito che ha riguardo a tutte quelle situazioni di incongruenza tra i dati in possesso del Comune e quelli dichiarati ai fini fiscali nel campo immobiliare (proprietà o titolarità di diritti reali di godimento di unità immobiliari non indicate in dichiarazione, o abitate da soggetti terzi in assenza di contratti registrati, e accertamenti per omessa dichiarazione ICI o TARSU che abbiano rilevanza anche ai fini reddituali). Nel quarto ambito “RESIDENZE FITTIZIE ALL’ESTERO” vanno a confluire le segnalazioni relative a soggetti che, pur risultando formalmente residenti all’estero, hanno mantenuto in Italia il domicilio reale.L’ultimo dei cinque ambiti guarda alla disponibilità – in capo al soggetto segnalando – di “BENI INDICATIVI DI CAPACITÀ CONTRIBUTIVA” in assenzadi redditi dichiarati (con riferimento a tutti i componenti del nucleo familiare del soggetto). Il Comune può trarre le informazioni utili a strutturare una segnalazione qualificata dalle banche dati tributarie (ICI/IMU, TARSU, imposte sulla pubblicità e sull’occupazione di suolo pubblico, ecc.) o non tributarie (utenti di servizi vari, abusi edilizi, ISEE, verbali di irregolarità amministrative, ecc.) possedute, così come attraverso la disponibilità di banche dati esterne (SISTER per l’accesso ai dati delle Conservatorie, TELEMACO per l’accesso alle visure camerali, ai bilanci e ai verbali dei consigli di amministrazione, ACI/PRA per l’accesso agli autoveicoli e agli intestatari degli stessi,ecc.).

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