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Una promessa del Calcio La storia del piccolo Bruno e del suo sogno

Un braccialetto dei desideri stretto al polso ed un grande sogno nel cuore: diventare un campione nel mondo del calcio. A soli sei anni Bruno ha già le idee chiare su chi vuole essere e su quanta strada dovrà fare per raggiungere il suo sogno.

“Quando vedo un pallone io mi metto e gioco”, è il motto di Bruno.

“Bruno è uno di quei bambini che vive per il calcio. Quando vede un pallone gli si illuminano gli occhi”: queste le parole del mister dell’ASD Gioventu’ Castelnuovo Albano Donato nella quale

 

sin da quando aveva quattro anni, milita Bruno Di Giovine Ardito.

L’ASD Gioventù Castelnuovo è una piccola ma consolidata realtà, con delle grandi prospettive. L’impegno e la dedizione degli allenatori ha portato questa associazione a raggiungere come dice il Mister, “tanti piccoli risultati che messi assieme fanno un risultato enorme. Qui si fa anche l’impossibile”.

Ad esempio, da cinque anni viene organizzato il Torneo Memorial Tomacelli, al quale partecipano squadre provenienti da tutta la provincia. Novità di quest’anno sarà uno stage per portieri tenuto da ex professionisti a cura di Donato D’Addosio, responsabile della scuola portieri. L’ASD si occupa di pallavolo femminile ed ha una scuola calcio per tutte le categorie, dai “primi calci” e dai “pulcini” fino agli esordienti.

E’ proprio in uno di questi tornei che Bruno ha esordito, come ci racconta durante un’intervista, quando aveva solo quattro anni e durante il quale ha segnato ben tre goal. Il calcio però è un gioco di squadra, e questo Bruno lo sa  bene: “E’ importante passare la palla” dice, “perché solo così puoi portare la tua squadra alla vittoria”. Vittoria ottenuta durante questa sua prima partita anche grazie al suo prezioso contributo.

E’ in questo clima di sacrificio, impegno, dedizione e grandi sogni che si è formato il nostro Bruno. Grandi doti e, a detta del mister, una buona possibilità di diventare un centrocampista del quale in futuro potremmo sentir parlare, anche se nelle squadre dei ragazzi così piccoli i ruoli non sono ancora strettamente determinati. “La prima cosa”-ci tiene però a sottolineare il Mister-“è l’educazione sportiva. Gli si deve insegnare non solo come si calcia e come si fa un passaggio ma anche la cultura dello sport che è fatta di rispetto per gli avversari, per i compagni e per il Mister”.

Passione per lo sport che Bruno, intenzionato a raggiungere il suo sogno, ha espresso quando si legò al polso quel braccialetto, due anni fa. Infatti si sposta da Lucera a Castelnuovo per inseguire la sua passione, migliorarsi costantemente ed imparare tutto ciò di cui ha bisogno per diventare un campione.

La perseveranza e la dedizione che Bruno porta con sé nel suo modo di affrontare la vita sono confermate anche a scuola, dove ha sempre ottimi risultati. Anche se, come ci ha confessato il piccolo Bruno, a volte gli capita di sognare, a scuola, pensando a quando un giorno segnerà un goal in uno stadio gremito di tifosi, proprio come oggi fanno i suoi idoli: Ronaldo e Zanetti.

Bruno, infatti, vorrebbe militare nell’Inter ed ha in questi due campioni i suoi punti di riferimento, soprattutto Zanetti-anche lui centrocampista-che vorrebbe incontrare per farsi autografare un libro su di lui ricevuto in regalo dal nonno tempo fa.

Abbiamo deciso di dedicare questa pagina a Bruno perché vogliamo che diventi un esempio per tutti coloro che credono che i bambini ed i ragazzi di oggi non abbiano piu’ passioni e che pensino che, in questo momento storico, non servano la dedizione e l’impegno per diventare persone di successo.

I nostri ragazzi non hanno perso la voglia di impegnarsi e di fare sacrifici, e Bruno ne è l’esempio.

Un giorno sicuramente Bruno toglierà il suo braccialetto, e noi gli  auguriamo che il suo sogno si sarà avverato. Ce lo auguriamo per lui e per tutti i bambini come lui, che hanno un sogno dentro al cuore ed un grande futuro che li aspetta.

A cura di CONTATTO FREEPRESS

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