E’ trascorsa un’altra estate perfetta copia di molte altre senza soluzioni innovative. E noi cittadini rassegnati spettatori di un panorama urbano sempre uguale nelle sue deficienze immutabili. C’è chi ha creduto (come me) e forse crede ancora che questa nostra città possa qualificarsi come “ città civile”. C’è chi ha promesso dall’alto dei palchi elettorali di cambiare la città e per questo sacrosanto impegno ha chiesto fiducia e consenso elettorale che i cittadini hanno accordato per un ulteriore tentativo di rinascita. Segnali tangibili di migliorata qualità della vita cittadina ahimè non ne vedo. Vedo, piuttosto, una città “ ferma nel tempo ed involuta con negative incrostazioni di scadente vivibilità.
L’insicurezza sociale di questa estate ha raggiunto limiti inaccettabili.
La criminalità (micro e macro) ha campeggiato come ha voluto, libera di offendere la dignità ed il patrimonio dei cittadini : ordigni esplosivi, ruberie negli appartamenti e nelle vie,scorazzamenti pericolosi per i viandanti di sfrontati guidatori di motocicli ed altro ancora. Insomma una città in balìa di chi vuole e può ferirla in qualsiasi momento. C’era un tempo dell’indignazione che non vedo. C’era un tempo della denuncia che non si pratica. C’era un tempo della reazione che non avviene. Che deludente spettacolo. Ditemi dove abita e se abita ancora la passione e la responsabilità civica di Amministratori e di cittadini. C’era un tempo in cui si scendeva in piazza per malfatti di questo genere. Si movimentava un sentire comune forte scuotendo l’opinione pubblica dal torpore edalla rassegnazione. E dov’è il ruolo dei giornalisti in questa città. So di certo essere persone valide epresenti ma forse bisognerebbe coniugare cronaca e denuncia. Ognuno (me per primo) si metta davanti alla propria responsabilità e ne renda conto per il progresso possibile di San Severo.
Passegiando per la città non si può non notare arbusti secchi, invasati su terra ormai arsa vivificabili soltanto da rara pioggia estiva. Vasi sparsi qua e là o in qualche punto ammucchiati ed abbandonati.
Passeggiando per la città come non vedere pavimentazioni di piazze centrali sporche ed incustodite. Ditemi chi è preposto alla cura dell’arredo urbano e se esiste perché non interviene. E’ vero anche che a tutto questo concorre in modo determinante l’incuria e l’inciviltà di noi tutti cittadini. Ma qui emerge una chiara manchevolezza amministrativa. E’ compito dell’Amministrazione informare e formare i cittadini al rispetto ed alla cura dei luoghi urbani e da parte comunale al controllo degli stessi. Venite a dirci, per piacere, quali soluzioni intraprese e quali interventi attuati evitando di elencarci delle sole difficoltà. Lungi da me l’idea di un vostro disimpegno istituzionale ma perdio abbiamo una città che langue e peggiora sempre più e non vediamo riscontrabili azioni migliorative sul territorio. Ripeto se ci sono portatele all’opinione pubblica come giusto debba essere nel senso di rendicontare ai cittadini del proprio operato. Ve ne saremo tutti grati.
Il coraggio di amministrare si vede non dalla grandezza delle difficoltà ma dalla bontà delle soluzioni adottate. Pertanto chi ritiene che questo compito avanzi le proprie forze, può in un atto di consapevole amore per questa città abbandonare il campo. Certamente avrà la stima dei cittadini.
Infine passeggiando per la città si assiste alla diffusissima disobbedienza alla legge che impone l’uso del casco sulle due ruote. Anche su questo piano quali provvedimenti e quali iniziative intraprese dall’Amministrazione innanzitutto per la sicurezza e la salute dei ragazzi e poi per il rispetto della legge.
Lungi da me l’idea di una tentazione disfattistica o di mera volontà giudicale. La mia esternazione va nella direzione di fattivo impegno di tuti a migliorare questa nostra città consapevoli che ad ognuno compete responsabilità ed azione.
Sono sicuro che il futuro parte da oggi, se lo vogliamo per noi e per chi ci sarà dopo di noi.
San Severo 27/9/15
dott. Felice Biccari
